When Stars are smiling at Moon
Apr. 3rd, 2019 11:14 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
QUESTE DRABBLE PARTECIPANO AL COW-T9 INDETTO DA LANDE DI FANDOM
MISSIONE M12 (Zodiaco)
NOTE IMPORTANTI: Ogni drabble ha come protagonista il significato di un fiore particolare che è legato ad un segno dello zodiaco. Di seguito inserisco i link di dove ho trovato informazioni sul significato dei fiori e su quali fiori fossero legati ad un particolare segno. Ho anche collegato altri fiori sfruttando il fatto che il significato del fiore andasse comunque a coprire una particolare caratteristica del segno.
https://www.donnamoderna.com/lifestyle/fiori-segno-zodiacale-fiore-oroscopo
https://www.vanityfair.it/lifestyle/tempo-libero/2018/04/04/fiori-segno-zodiacale-zodiaco
https://www.chedonna.it/2018/04/08/un-fiore-per-ogni-segno-zodiacale/
https://www.interflora.it/StaticPage/Content/Linguaggio
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FANDOM: Persona 3
PERSONAGGI/COPPIE: Mitsuru/Akihiko
TIPOLOGIA: drabble da 100 parole
Akihiko aveva sempre pensato che Mitsuru fosse una delle ragazze più belle che lui avesse mai visto in tutta la sua vita.
Non c'era niente in lei che fosse minimamente sgraziato: tutto era sempre perfettamente al suo posto, dalla testa ai piedi.
Non importava neanche cosa la ragazza indossasse a dire la verità.
Qualsiasi cosa mettesse lui la trovava sempre terribilmente incantevole e affascinante, anche se addosso aveva il più brutto abito presente sulla faccia della terra.
Per questo, ogni volta che ne aveva l'occasione, Akihiko non poteva far altro che avvicinarsi alla ragazza e sussurrarle all'orecchio quanto fosse bella.
Akihiko aveva visto più volte Mitsuru perdere il controllo.
Nonostante la ragazza facesse sempre di tutto per mostrarsi forte davanti agli altri, infatti, lei per prima provava terrore per quello che li attendeva.
E questo lui lo sapeva. Lo sapeva benissimo.
L'aveva trovata spesso chiusa nella sua stanza, al buio, che tremava dalla paura.
E, ogni volta, l'aveva abbracciata, dicendole che tutto sarebbe andato bene; era stato lì, fino a quando quella crisi non passava.
E, nonostante gli facesse male vederla in quelle condizioni, Akihiko avrebbe fatto sempre di tutto per essere al suo fianco in quei momenti di debolezza.
Se c'era una cosa che Akihiko adorava di Mitsuru, era la sua incredibile forza.
Dalla prima volta che avevano affrontato le Shadow, il ragazzo era rimasto terribilmente affascinato dalla maestria con cui lei evocava il suo Persona e con cui riusciva a sconfiggere anche dieci nemici insieme.
Così, quando le era stato ordinato di fare da semplice supporto, lui era stato il primo a protestare.
Odiava non poter più lottare al suo fianco e ammirarla combattere.
Per questo, quando Fuuka prese il suo posto, facendo tornare quella bellissima ragazza sul campo di battaglia, Akihiko non poté che sentirsi terribilmente felice.
Nonostante Akihiko avesse già visto Mitsuru ballare, non poteva che rimanere a bocca aperta in quel momento.
Ciò che attirava la sua attenzione non erano solo i movimenti dei suoi fianchi o le sue bellissime e inebrianti espressioni facciali, ma il modo in cui era vestita o, meglio, "svestita".
Lo strano body che stava indossando metteva bene in mostra le sue perfette forme, così come il suo bellissimo seno.
E, mentre lei gli faceva cenno di raggiungerla sulla pista da ballo, Akihiko dovette resistere alla tentazione di trascinarla via da lì e farla ballare solo per lui, nella sua stanza.
Mitsuru non era mai stata un tipo da relazioni amorose.
Fin da quando era piccola, aveva sempre lasciato da parte quell'aspetto della sua vita, seguendo solo ciò che suo padre le aveva sempre detto di fare per il Kirijo Group.
Non aveva tempo per una cosa così futile come l'amore.
Non aveva minimamente bisogno di un sentimento simile, che l'avrebbe solo rallentata a raggiungere il suo obiettivo.
Quando però Akihiko le afferrò le mani, chiedendogli di mettersi con lui, la ragazza non riuscì a non dare libero sfogo ai suoi sentimenti, mentre dalle sue labbra usciva solo un flebile "sì".
Per Akihiko, Mitsuru era un vero e proprio mistero.
Infatti, nonostante il ragazzo facesse del suo meglio per conquistarla, utilizzando tutte le conoscenze acquisite dalle riviste che aveva comprato online, la ragazza non sembrava fare caso a lui.
Le aveva tentate tutte: le aveva fatto regali, l’aveva fatta ridere, era stato al suo fianco nel momento del bisogno.
Aveva provato tutto quello che c'era scritto su quei manuali, senza successo.
Ma, quando Mitsuru gli sorrise, dicendogli che adorava i momenti in cui lui era completamente se stesso, Akihiko pensò che quei pezzi di carta potevano diventare dell'utilissima legna da ardere.
Mitsuru sapeva quanto la sua bellezza causasse un forte sentimento di desiderio nei ragazzi che la osservavano e, a dire la verità, ciò non le dispiaceva affatto.
Anche se non lo dava a vedere, infatti, alla ragazza piaceva sentirsi adorata dalla gente, così come amava sentirsi lodare da chi le parlava.
Per questo, non capiva perché Akihiko non facesse lo stesso.
Non che questo le importasse poi più di tanto: in fondo aveva già tantissimi ammiratori.
Ma quando lui le confessò che la trovava bellissima, Mitsuru si sentì molto più felice di tutte le altre volte in cui gliel’avevano detto.
Akihiko sapeva che Mitsuru non era per niente un tipo facile.
Si era ritrovato più volte a litigare con lei, soprattutto per la sua testardaggine.
Ma, oltre a quello, Akihiko si era accorto di ben altro.
Se qualcuno gli avesse chiesto di descrivere la ragazza con una parola sola, infatti, lui avrebbe utilizzato "rosa".
Mitsuru era così.
Era come una bellissima rosa, che si difendeva utilizzando tante temibili spine.
Per questo, ogni volta che lei gli mostrava uno dei suoi lati più dolci, il ragazzo non poteva che sentirsi fortunato di essere l'unico con cui lei ritirava le sue difese.
Anche se odiava ammetterlo, Mitsuru provava spesso gelosia.
Ogni volta che vedeva Akihiko parlare con una ragazza a scuola o al dormitorio, una sensazione pungente iniziava a propagarsi nel suo petto, portandola quasi alla pazzia.
Sapeva che era sbagliato quel suo sentimento.
Lei e Akihiko non stavano insieme e, anche se lei avrebbe voluto, lui non era di sua proprietà.
Sapeva che non aveva alcun diritto di scegliere con chi Akihiko potesse parlare o meno.
Ma, nonostante questo, Mitsuru non poteva trattenersi dal portare via il ragazzo, lanciando uno sguardo più che esplicativo a chiunque fosse la malcapitata di turno.
«M-Mitsuru?»
Quando cercò di pronunciare quel nome, la gola di Akihiko andò letteralmente a fuoco.
«Sì, Akihiko. Sono io.» rispose lei, posando una mano sulla sua.
Il ragazzo tentò di mettere a fuoco la sua figura, non riuscendoci.
«Cosa è successo...?» domandò.
«Hai la febbre alta. Dormi, io resto qui con te.»
Il ragazzo avrebbe voluto ribattere.
Sapeva che lei aveva ben altre cose a cui pensare.
Lui se la sarebbe cavata da solo, senza disturbarla ulteriormente.
Ma, quando Mitsuru gli posò un bacio sulla fronte, ripetendogli che lei si sarebbe presa cura di lui, il ragazzo preferì non ribattere.
Nonostante Akihiko fosse praticamente, costretto a lottare contro mostri molto più forti di lui, non si era mai sentito così tanto vivo in vita sua.
Da quando aveva iniziato a combattere tutta la sua esistenza aveva finalmente acquisito un senso.
Per questo, quando oramai tutto stava per concludersi, Akihiko aveva avuto paura.
Paura di tornare a quei giorni monotoni del passato.
Paura di tornare a non essere nessuno.
Ma, quando il ragazzo baciò Mitsuru, capì che, in realtà, il motivo per cui si sentiva così tanto vivo non erano le Shadow o la Dark Hour; ma solo ed esclusivamente lei.
#12. Giacinto (divertimento) [Bilancia]
#12. Giacinto (divertimento) [Bilancia]
Akihiko sapeva che Mitsuru era particolarmente permalosa e, a dire la verità, quella era una delle caratteristiche che più lo intrigavano del suo carattere.
Non sapeva perché, ma trovava a dir poco eccitante il suo comportamento.
Adorava farla arrabbiare, vederla mentre faceva di tutto per mostrarsi calma e composta come sempre, come se niente fosse successo.
E, soprattutto, adorava indovinare il modo in cui la ragazza si sarebbe vendicata.
Per questo, ogni volta che poteva, Akihiko la punzecchiava, e, mentre aspettava una reazione, sperava con tutto se stesso che lei non si rendesse conto di quanto ciò lo facesse divertire.
#13. Gelsomino rosso (desiderio) [Bilancia]
Ogni volta che Mitsuru si trovava da sola con Akihiko, doveva realmente frenare se stessa per resistere al desiderio di stare il più vicino possibile al ragazzo.
Non sapeva neanche a lei cosa le prendesse.
Ogni volta che lui si avvicinava, era come se lei perdesse la sua compostezza e tranquillità e i suoi istinti più nascosti venissero a galla.
Doveva assolutamente darsi un contegno.
Se non lo avesse fatto, la situazione sarebbe completamente degenerata.
Ma, quando Akihiko la bloccò contro lo stipite della porta della sua stanza, sussurrandole che la desiderava, Mitsuru decise che non aveva più senso trattenersi.
#14. Gelsomino bianco (amabilità) [Bilancia]
Mitsuru sapeva fin troppo bene che il suo carattere non era per niente carino nei confronti degli altri.
Questo fatto le era stato fatto notare più volte in passato, soprattutto quando, già da bambina, trattava tutti coloro che aveva intorno con profondo distacco.
Non che a lei interessasse poi più di tanto cosa pensassero gli altri, a dire la verità.
Anzi, aveva sempre agito ignorando ciò che le persone potevano pensare di lei, continuando dritto per la sua strada.
Ma, quando Akihiko le disse che lui la trovava "amabile", la ragazza non poté far a meno di sentirsi terribilmente felice.
Akihiko sapeva fin troppo bene che Mitsuru otteneva sempre quello che voleva.
Niente riusciva mai a bloccarle la strada verso il suo obiettivo, impedendole di raggiungerlo.
Ma questa volta non sarebbe successo.
«Mitsuru, non possiamo qui.»
Akihiko afferrò le spalle della ragazza, allontanandola leggermente da lui.
Si trovavano nella stanza del concilio studentesco.
Qualsiasi cosa avesse in mente la ragazza, quello non era sicuramente il luogo adatto.
Mitsuru lo ignorò e posò nuovamente le sue labbra su quelle di lui.
E mentre il ragazzo si sedeva sulla cattedra, pensò che forse poteva lasciarle avere ciò che voleva per un'ultima volta.
#16. Margherita (semplicità) [Ariete]
Mitsuru si era trovata più volte in difficoltà con i sentimenti che provava nei confronti di Akihiko.
Ogni volta che cercava un modo per affrontarli, infatti, si ritrovava sempre in un vicolo cieco, senza assoluta via di scampo.
Ciò era inspiegabile.
Era come se tutta la sicurezza che cercava di acquisire prima di parlargli scoppiasse come una semplice e debole bolla di sapone quando lui le appariva davanti.
Per questo, quando dalle sue labbra uscì solo un fievole "Mi piaci" e il ragazzo rispose che anche lui provava lo stesso, Mitsuru rimase stupita di quanto fosse, in realtà, stato semplice.
Se c'era una cosa di cui Akihiko era sicuramente certo era che Mitsuru era una leader perfetta e lui non aveva mai vacillato sotto il suo comando.
Niente poteva cambiare ciò.
Lui l'avrebbe seguita, sempre.
Poi, era successo l'inaspettato.
Dopo la morte di suo padre, Mitsuru era andata nel panico, perdendo qualsiasi capacità di ricoprire il suo solito ruolo.
Di fronte a ciò, anche Akihiko si era sentito completamente perso.
Ma, quando gli aveva chiesto aiuto, il ragazzo aveva deciso che, per una volta, poteva essere lui a tenderle la mano e a mostrarle la strada lei aveva, ormai, perduto.
Nonostante Akihiko fosse a conoscenza del fatto di piacere a molte studentesse della sua scuola, il ragazzo aveva occhi solo per Mitsuru.
E come poteva essere diversamente?
Nessuna di loro sarebbe stata capace di sconfiggere plotoni di Shadow.
Nessuna di loro sarebbe riuscita a tenere sotto controllo l'intera squadra, stando attenta che nessuno riportasse ferite.
Nessuna di loro era in grado di organizzare piani dettagliati e complessi per la vittoria.
Semplicemente, nessuna di loro era come lei.
Per questo, se qualcuno gli avesse chiesto cosa fosse per lui Mitsuru, Akihiko non avrebbe minimamente esitato a rispondere con "la mia regina".
#19. Magnolia (quiete) [Cancro] Anche se tanti potevano pensare il contrario, Akihiko amava il silenzio che riempiva le conversazioni tra lui e Mitsuru.
Poteva sembrare strano (lo era a dire la verità), ma a lui non serviva che lei gli dicesse niente.
Loro si capivano.
Bastava uno sguardo, un tocco, un sorriso e tutto ciò che lui pensava veniva trasmesso a lei, e viceversa.
Era come se i loro sentimenti, insieme, formassero un perfetto equilibrio.
Per questo, ogni volta che ne aveva occasione, Akihiko si sedeva accanto a lei, lasciando che i suoi sentimenti le arrivassero e i suoi lo raggiungessero, in completa quiete.
#20. Geranio (amicizia) [Acquario] I sentimenti che Akihiko provava per Mitsuru erano un qualcosa che neanche il ragazzo capiva fino in fondo.
Lui e Mitsuru erano amici.
La loro amicizia era una di quelle che moltissime persone invidiavano, così come gli avevano fatto più volte presente le persone che avevano intorno.
In tanti avrebbero voluto un rapporto del genere, basato sulla fiducia reciproca e sulla convinzione di poter completamente contare l'uno sull'altra.
Eppure, ad Akihiko quello non bastava, anzi, non era mai bastato: in fondo al suo cuore, lui non poteva che desiderare che, un giorno, sarebbe stato più di un amico per lei.
#21. Glicine (affetto profondo) [Pesci]
L'amore che Mitsuru provava per Akihiko non era per niente un qualcosa di frivolo e leggero.
Fin dal momento in cui lei si era resa conto di essere innamorata di lui, la ragazza aveva capito immediatamente che quella non era una semplice "sbandata", una cotta che, col tempo, sarebbe passata.
Aveva provato a convincersene, sul serio.
Sapeva che quel sentimento sarebbe stato d'intralcio per la missione che li attendeva e li avrebbe potenzialmente messi in pericolo.
Eppure, più il tempo passava e più quel sentimento si acuiva, divenendo praticamente impossibile da eliminare, mentre, ogni giorno, si faceva sempre più profondo.
#22. Garofano rosso (passione) [Sagittario]
Quella Shadow non sarebbe stata un boss facile.
Il ragazzo si sarebbe aspettato qualunque cosa...tranne quella.
Mitsuru era distesa sul letto di fronte a lui, con solo un asciugamano addosso a coprirle il corpo completamente bagnato.
Il suo volto era arrossato e le sue labbra continuavano a sussurrare il suo nome, invitandolo ad avvicinarsi.
Ma, la cosa che gli aveva fatto più paura di quella battaglia, era la consapevolezza che, se Fuuka non li avesse contattati, facendo tornare in sé la ragazza, lui avrebbe davvero rischiato di perdere il controllo e lasciarsi andare completamente alla passione che provava per lei.
#23. Mughetto (Equilibrio) [Acquario]
Nel corso del loro rapporto, Akihiko si era chiesto cosa ci trovasse Mitsuru in uno come lui.
Loro due erano opposti, con niente che li accumunasse.
Lei era intelligente, ricca, con un futuro certo.
Lui era un ragazzo semplice, incerto anche su cosa fare dopo il liceo.
Visti da fuori, chiunque si sarebbe chiesto come poteva una coppia del genere funzionare.
Eppure era come se trovassero una perfetta stabilità.
Ed era quello che Akihiko sapeva che Mitsuru vedeva in lui: la sua metà perfetta, capace di completarla e farle raggiungere un equilibrio che, da sola, non avrebbe mai neanche sfiorato.
#24. Echinacea (forza) [Acquario]
Mitsuru era più forte di lui.
Non sapeva neanche lui come fosse possibile ma, nonostante il durissimo allenamento a cui si sottoponeva ogni giorno, Akihiko si ritrovava spesso K.O., come se la ragazza fosse capace di leggere attentamente ogni sua mossa.
E questo non poteva sopportarlo.
Era lui che aveva promesso di proteggere lei, non il contrario.
Era lui che doveva vincere quelle lotte, non il viceversa.
Ma, quando ritrovava a terra, con Mitsuru che gli lanciava un sorriso vittorioso, il ragazzo non poteva che pensare che, vista da quell'angolazione, lei fosse la ragazza più bella che avesse mai visto.
#25. Garofano bianco (ammirazione) [Capricorno]
Mitsuru provava una fortissima ammirazione nei confronti di Akihiko.
Non passava giorno, ora, minuto, in cui la ragazza non rimanesse sempre più affascinata da lui, iniziando seriamente a far dipendere le sue scelte più importanti in base alle sue opinioni.
Ma, in fondo, come si poteva non ammirarlo?
Quando lo aveva conosciuto, Akihiko non aveva niente.
Aveva perso tutto a causa di quel potere, di quella maledizione che li aveva accumunati.
Eppure, nonostante questo, era riuscito a rialzarsi e a battersi.
E, per Mitsuru, questa era la cosa che rendeva quel ragazzo colui che lei ammirava più di chiunque altro.
#26. Gelsomino giallo (eleganza) [Bilancia]
Akihiko aveva conosciuto poche persone che potessero competere con Mitsuru sul campo dell'eleganza.
Ogni volta che la ragazza si trovava nei paraggi, lui veniva attirato verso di lei, come un insetto affascinato da una fonte di luce.
Qualsiasi movimento compiesse, qualsiasi parola uscisse dalle sue labbra, qualsiasi espressione il suo volto assumesse; era così perfetta che Akihiko era arrivato a pensare che la ragazza fosse una divinità, mandata sulla terra per farlo impazzire.
Ma quello in realtà non gli importava.
Se impazzire era il prezzo per poter osservare tutta la sua eleganza da vicino, il ragazzo era pronto a pagarlo.
#27. Fiore di loto (evoluzione) [Sagittario]
Anche se a prima vista poteva non sembrare, Mitsuru sapeva che il suo rapporto con Akihiko si era evoluto.
Quella che un tempo era semplicemente una collaborazione, nata dallo spirito di sopravvivenza nei confronti di quella complicata missione che li accomunava, era adesso diventata una vera e propria amicizia.
La ragazza sapeva di poter contare su di lui per qualsiasi cosa, anche per fatti che non c'entravano nulla con il loro scopo.
Ma, nonostante quello fosse il rapporto più bello che avesse mai avuto, Mitsuru sperava che questo evolvesse ulteriormente e che, un giorno, diventasse più di una semplice amicizia.
#28. Lauro (trionfo) [Leone]
Mitsuru era abituata a vincere.
Non c'era mai stata una volta in tutta la sua vita in cui una sua battaglia fosse finita in disfatta o senza che lei ne uscisse trionfante.
Per questo, la ragazza iniziava quasi a esserne stufa.
Voleva un avversario che le tenesse testa.
Qualcuno che riuscisse a leggere ogni sua mossa e la mettesse alle strette.
Qualcuno che fosse in grado di batterla, se solo si fosse impegnato.
Per questo, quando la ragazza riuscì a sconfiggere Akihiko per la prima volta da quando lo conosceva, si sentì trionfante come non si era mai sentita prima.
#29. Ortensia (freddezza) [Vergine]
«Sei sicura della tua scelta?»
Mitsuru non si voltò neanche a osservare il ragazzo che, alle sue spalle, le aveva rivolto quella domanda.
«Sì, sono sempre sicura delle mie scelte.»
Akihiko non era convinto, per niente.
Mitsuru poteva capirlo. Non gli serviva vederlo per saperlo.
Lei lo conosceva meglio di chiunque altro.
«Questa volta non ti seguirò Mitsuru. Lo sai, vero?»
Il tono con cui aveva pronunciato quello parole era freddo, distaccato, come se lui non la riconoscesse più.
Ma, nonostante la fitta di dolore che sentiva propagarsi dal suo petto, la ragazza annuì e Akihiko uscì dalla sua stanza.
#30. Fiordaliso (felicità) [Gemelli]
La felicità era un traguardo sempre più lontano.
Nonostante avesse la consapevolezza di ciò fin dall'inizio, Mitsuru non riusciva davvero ad accettarlo.
Dopotutto, per quale motivo stavano combattendo?
Sarebbero morti comunque, sia se avessero provato a sconfiggere Nyx, sia se si fossero arresi, vivendo gli ultimi giorni di vita in tranquillità.
Ma di fronte alla proposta di Ryoji, lei non aveva vacillato.
Perché la ragazza sapeva che dimenticare avrebbe comportato anche non ricordarsi più il tempo passato con Akihiko.
E quelli Mitsuru li aveva da sempre considerati i momenti più felici che avrebbe potuto ottenere in tutta la sua vita.
#31. Lavanda (espansività e diffidenza) [Gemelli]
Akihiko non era mai stato un tipo espansivo.
Fin da piccolo, il ragazzo aveva avuto la tendenza a chiudersi in se stesso, portando così anche gli altri bambini ad allontanarsi da lui.
Ma, anche se non capiva perché nessuno accettasse il suo carattere diffidente, Akihiko aveva oramai accettato questo fatto, continuando ad andare avanti nella sua vita come se niente fosse.
Dopotutto, non aveva senso insistere su un qualcosa che gli altri non comprendevano.
Così, quando Mitsuru gli disse che a lei quel lato del suo carattere piaceva, il ragazzo si sentì accettato per la prima volta in vita sua.
#32. Tulipano giallo (amore disperato) [Pesci]
Mitsuru amava Akihiko.
Neanche lei sapeva da dove nascesse quella passione che la invadeva ogni volta che lui era nei paraggi.
L'unica cosa di cui era certa era che non poteva andare avanti a lungo.
Sapeva che era sbagliato, che avrebbe dovuto rinchiudere quel sentimento.
Ma, la sera della battaglia finale, di fronte alla possibilità di non sopravvivere, la ragazza capì che non aveva più senso trattenersi.
Per questo, appena ne ebbe l'occasione, afferrò il ragazzo per il colletto e posò le sue labbra su quelle di lui, sigillando il suo amore in quel breve, seppur disperato e inteso bacio.
#33. Peonia (imbarazzo/paure nascoste) [Pesci]
Mitsuru aprì silenziosamente la porta della camera da letto di Akihiko, entrando al suo interno.
Mitsuru aprì silenziosamente la porta della camera da letto di Akihiko, entrando al suo interno.
In realtà, si sentiva anche un po' in imbarazzo per quello che stava per fare.
Erano anni che non faceva incubi ed era passato altrettanto tempo dall'ultima volta che si era infilata nel letto del ragazzo, cercando conforto.
La ragazza si fermò.
Forse non doveva farlo.
Sarebbe dovuta tornare in camera sua e non disturbarlo.
Ma, quando si voltò, sentì il ragazzo afferrarle il braccio e spingerla sul materasso con sé, abbracciandola proprio come faceva ogni volta che, anni prima, aveva avuto paura nel sonno.
#34. Garofano rosa (fedeltà) [Capricorno]
Se c'era qualcosa di cui Akihiko era certo, era l'enorme fedeltà che provava nei confronti di Mitsuru.
Da quando si erano incontrati per la prima volta, il ragazzo aveva sempre fatto di tutto per mostrarle quanto le fosse fedele, seguendo tutto ciò che la ragazza gli ordinava di fare.
Dopotutto, come si poteva non essere fedeli a qualcuno come lei?
Decideva sempre la cosa migliore da fare; sapeva affrontare qualsiasi situazione; era in grado di farsi valere, in qualsiasi circostanza...
...e, soprattutto, era l'unica ragazza che lui avesse mai amato.
Per questo, qualsiasi cosa fosse successa, lui l'avrebbe seguita.
Sempre.
#35. Rosa bianca (silenzio) [Capricorno]
«Non riesci a dormire?»
Mitsuru si voltò, incrociando lo sguardo di Akihiko.
«No,– rispose –tu?»
Il ragazzo scosse la testa, sedendosi accanto a lei, sul divano del soggiorno.
«Stai pensando a quello che succederà domani, vero?» le domandò lui, all'improvviso.
Mitsuru annuì, senza dire una parola.
Neanche lui rispose, ma, lentamente, posò una mano su quella della ragazza.
Lei posò la testa sulla sua spalla, così come faceva ogni volta che l'ansia aveva la meglio sulla sua compostezza e la sua calma.
E rimasero così, in silenzio, fino a quando entrambi non si addormentarono, tranquillizzati l'uno del respiro regolare dell'altra.