Fandom: Persona 4
Ship: Naoto x Kanji
Warning: Hurt/comfort
Missione: M4 - Hurt/comfort
Parole: 323Lei era lì, seduta a testa china sull'ultimo gradino delle scale. Le spalle le sussultavano ogni pochi secondi, ma nessun suono proveniva dalla sua figura.
«Naoto, ti prego, dimmi cosa ti è successo.»
E fu in quel momento che Naoto esplose.
Le lacrime che fino a quel momento era riuscita di nascondere ricominciarono a uscire dai suoi occhi, senza accennare a volersi fermare.
Un piccolo singhiozzo uscì dalle sue labbra e la ragazza abbassò nuovamente lo sguardo, portandolo via dall’espressione sempre più preoccupata di Kanji che, adesso, non aveva chiaramente idea di cosa fare.
«Naoto...?»
«Cosa ho io di sbagliato?! Cosa ho io che non va?!»
Prima ancora di riuscire a fermarsi, quelle parole sfuggirono dalle sue labbra, con molta più aggressività di quella che lei aveva voluto.
«Naoto, ascol–»
Kanji provò a risponderle, ma oramai lei non poteva più fermarsi.
«Cosa ho fatto di male, Kanji-kun?! Perché non posso essere amata per quello che sono?!» urlò, ancora più forte di prima, mentre le lacrime le rigavano con ancora più velocità il viso.
«Naot–»
«Cosa ho fatto per meritarmi que—»
«Naoto!»
Il volume con cui Kanji aveva pronunciato il suo nome, questa volta, era così elevato che la ragazza rimase completamente in silenzio, gli occhi puntati sul ragazzo di fronte a lei.
Prima che la ragazza potesse cominciare nuovamente a parlare, Kanji la afferrò per le spalle e lei sussultò visivamente.
«L’unica cosa sbagliata in te è il ragazzo di cui ti sei innamorata.– le disse lui, stringendole così forte le braccia da farle quasi male –Tu sei perfetta, Naoto. Nessuno è come te. Non conosco nessuna ragazza che sia come te!»
Naoto non poteva far altro che ascoltare, mentre le lacrime continuavano ad uscire dai suoi occhi.
Una parte di lei faticava a credere a quelle parole. Un'altra, invece, voleva abbandonarvisi senza remore.
Così, la detective si lasciò abbracciare dal ragazzo che, in quel momento, era la sua unica fonte di consolazione.
Una parte di lei faticava a credere a quelle parole. Un'altra, invece, voleva abbandonarvisi senza remore.
Così, la detective si lasciò abbracciare dal ragazzo che, in quel momento, era la sua unica fonte di consolazione.