365+1 Days (days 80-92)
Mar. 18th, 2020 09:46 pmTitolo: 365+1 Days (#Leggere)
Fandom: Persona 3
Coppia: Akihiko x Mitsuru
Tipo di storia: raccolta di pure drabble
Numero di drabble: 15
POV: Mitsuru
Missione: M2 - L'Imperatrice
Nota: Mitsuru rappresenta l'arcano de L'Imperatrice in Persona 3.
QUESTA STORIA PARTECIPA SIA AL COW-T10 (INDETTO DA LDF) SIA A "IL WALTZER DI FIORI" (INDETTO DA PIUME D'OTTONE)
1. Alloro – Vittoria
Mitsuru non si era mai sentita così tanto bene in vita sua.
Avevano vinto.
Non appena il Tartarus era scomparso e loro si erano ritrovati di fronte alla loro scuola, la ragazza aveva sentito tutta la tensione di poco prima dileguarsi, mentre alcune lacrime di commozione iniziavano a farsi strada lungo le sue guance.
Quella storia aveva finalmente raggiunto una fine.
Avevano battuto Nyx. Erano riusciti a salvare il mondo.
E, adesso...
Una sensazione di calore la invase quando Mitsuru si voltò verso Akihiko e si lanciò contro di lui, stringendolo con forza.
...adesso niente poteva impedirle di essere felice.
2. Arancio – Matrimonio
Quello sarebbe sicuramente diventato il giorno più bello della sua vita.
Mitsuru lanciò uno sguardo al grandissimo portone che aveva davanti agli occhi e che avrebbe segnato, sicuramente, un nuovo inizio.
Mancava poco, davvero così poco.
Presto l'ingresso si sarebbe aperto e lei avrebbe dovuto iniziare a camminare in quella chiesa che aveva scelto con tanta cura.
Quella canzone, che da settimane era in testa, avrebbe iniziato a risuonare intorno a lei.
Tutti si sarebbero voltati a guardarla e avrebbero ammirato il suo meraviglioso abito bianco.
E, finalmente, sarebbe successo: avrebbe abbandonato il suo nome e sarebbe diventata Mitsuru Sanada.
3. Viola del pensiero – “Ti penso”
Ultimamente Mitsuru non sapeva cosa le stesse succedendo.
Nonostante continuasse a cercare di concentrarsi sul suo lavoro, Akihiko continuava ad apparire nella sua mente, distraendola.
Aveva provato di tutto. Aveva tentato di ascoltare musica a tutto volume; aveva provato a fare altro invece che lavorare; aveva anche cercato di sforzarsi di pensare a qualcosa, qualsiasi cosa, che non fosse il ragazzo.
Ma bastava un attimo di distrazione e Akihiko appariva: i suoi capelli dal colore insolito, i suoi occh–
...
Mitsuru sospirò, chiudendo il libro che stava leggendo e rassegnandosi all'idea che non pensare a quel ragazzo fosse praticamente impossibile.
4. Potentilla – Protezione
«Sì può sapere cosa ti è preso?!»
Neanche lei lo sapeva con certezza. La sua calma che aveva da sempre dominato nel suo carattere era completamente scomparsa nel momento in cui Akihiko era entrato nel suo campo visivo, la ferita sul fianco ben visibile. Era stato in quel momento che Mitsuru si era ritrovata tra lui e il nemico.
«Potevi morire, Mitsuru!»
E per questo adesso si trovavano lì, lui con le mani sulle spalle di lei.
«Lo so, Akihiko...»
«E allora perché lo hai fatto?!»
Le labbra della ragazza si mossero prima che lei potesse fermarle.
«Perché volevo difenderti.»
5. Lobelia – Ostilità
Mitsuru era sempre stata ostile nei confronti delle altre persone.
Non poteva farci niente: quel suo atteggiamento faceva parte di lei fin da quando era una bambina.
Suo padre l'aveva sgridata più volte per il modo in cui si rivolgeva alle persone che la approcciavano, ma lei non era mai riuscita a cambiare, neanche di una virgola.
E quello le faceva male. La convinzione che quel lato del suo carattere potesse non venire accettato dagli altri era qualcosa che la terrorizzava.
Così, quando Akihiko le disse che amava il suo sguardo ostile, Mitsuru si sentì, per la prima volta, accettata.
6. Papavero – Consolazione
Mitsuru sapeva di non avere il diritto di essere felice.
Doveva solo portare avanti il suo compito: sconfiggere le Shadow, nient’altro.
Non aveva avuto tempo di divertirsi.
Eppure, se chiudeva gli occhi, anche lei riusciva a ricordare dei momenti in cui, seppur inconsciamente, era stata felice.
E tutti avevano un solo perno centrale: Akihiko.
Ogni volta che Mitsuru stava con lui, non sapeva cosa le prendesse: era come se la sua presenza riuscisse a cancellare il ruolo loro assegnato; come se solo un suo sorriso fosse in grado di farle sperimentare cosa fosse la felicità.
E questo bastava a consolarla.
7. Petunia – Difficoltà
Da quando aveva iniziato le sue ricerche sul Tartarus, Mitsuru si era ritrovata più volte in difficoltà anche se, ovviamente, il suo orgoglio era troppo grande per farglielo ammettere.
Ogni volta che qualcosa non andava, infatti, la ragazza era sempre riuscita a nasconderlo, rimanendo così il perno centrale del suo gruppo, la guida che tutti i suoi compagni più giovani potevano seguire.
Quella era la verità che aveva raggiunto: lei non poteva permettersi di essere in difficoltà.
Eppure, quando Akihiko le disse che era lì per aiutarla, per la prima volta, Mitsuru non riuscì a fingere che tutto andasse bene.
8. Sambuco – Guarigione
«Come va la ferita?»
Quando Akihiko le rivolse quelle parole, Mitsuru alzò lo sguardo.
«Bene.»
Lei tentò di mettersi a sedere, ma il ragazzo le mise una mano sulla spalla e la spinse nuovamente sul letto.
«Akihiko.» iniziò Mitsuru, la rabbia che già si faceva strada dentro di lei.
Non aveva tempo da perdere. Doveva tornare subito al lavoro, altrimenti ci sarebbero state diverse complicazioni.
«Io resto qui con te.» la interruppe lui, il tono più deciso del solito.
E, nonostante la ragazza avrebbe voluto ribattere nuovamente, l’idea di stare da sola con lui era troppo allettante per poter rifiutare.
9. Cipresso - Lutto
Mitsuru non era mai stato il tipo da cercare consolazioni.
Fin da bambina, la ragazza aveva da sempre affrontato i suoi problemi da sola e, anche nei momenti più difficili, si era chiusa nella sua stanza e aveva nascosto al mondo ciò che provava.
Per questo, la ragazza non riusciva a capire cosa passasse per la testa ad Akihiko in quel momento.
Suo padre era morto. Quella era una verità che lei doveva accettare, da sola, come aveva sempre fatto.
Eppure, quando Akihiko la strinse a sé, sussurrandole in un'orecchio che sarebbe restato con lei, Mitsuru non riuscì a rifiutare.
10. Salice piangente – Lacrime
Mitsuru non aveva mai visto Akihiko piangere.
Il ragazzo si era sempre mostrato forte di fronte a lei e ai loro compagni di squadra, lasciando da parte ogni singolo accenno di debolezza che potesse compromettere il suo ruolo.
Ma, in quel momento, le cose erano diverse.
Nonostante Akihiko stesse cercando di nasconderle le lacrime avevano iniziato a rigargli le guance, mentre i suoi occhi osservavano il vuoto.
Mitsuru sapeva cosa stava provando.
Entrambi stavano soffrendo. Dopotutto, Shinji era il migliore amico di entrambi.
Per questo, senza dire niente, la ragazza abbracciò il ragazzo, lasciando che lui singhiozzasse sulla sua spalla.
11. Non ti scordar di me – Vero amore
Il vero amore non esisteva.
Mitsuru aveva sempre creduto che tutte le storie sul trovare la propria anima gemella e vivere il resto della sua vita con lei non fossero altro che delle fiabe; delle inutili, frivole fiabe.
Nella crudele vita reale, un qualcosa di così bello non poteva esistere.
Per questo, ogni volta che sentiva le ragazze della sua età parlare di cose del genere, Mitsuru non poteva far altro che alzare gli occhi al cielo.
Quando però le sue labbra sfiorarono quelle di Akihiko per la prima volta, la ragazza capì di avere, fino a quel momento, sbagliato.
12. Ibisco – Bellezza
Mitsuru si era da sempre considerata una bella ragazza.
E, nonostante le altre persone odiassero quasi questo suo lato, lei non ci dava peso, anzi, continuava a mostrarsi sicura di sé.
Questo aveva portato però a delle situazioni che la ragazza non riusciva più a sopportare.
Le ragazze avevano iniziato a odiarla, arrivando a evitarla pur di non stare insieme a lei.
I ragazzi, invece, cercavano in tutti i modi di conquistarla, nonostante non fossero realmente innamorati di lei.
Così, quando Akihiko le disse che lui l’amava indipendentemente dalla sua bellezza, Mitsuru si sentì la ragazza più felice del mondo.
13. Gladiolo – Infatuazione
Mitsuru non era mai stata il tipo da prendersi delle cotte.
La ragazza era sempre stata convinta che l'amore era un qualcosa che non aveva senso di esistere nella sua vita, figuriamoci un'infatuazione! Quelle sì che le aveva da sempre considerate inutili.
Anzi, non solo, ma anche terribilmente fastidiose.
Quando vedeva le ragazze della sua età arrossire o ridacchiare in quel modo assurdo, Mitsuru si vergognava per loro.
Per questo, lei era sicura che niente l'avrebbe ridotta in quello stato.
Ma, quando Akihiko le sorrise, la ragazza non fu capace di fermare il rossore che si diffuse sulle sue guance.
14. Campanula – Perseveranza
Nonostante Mitsuru avesse tentato più volte di reprimere i suoi sentimenti per Akihiko, il suo stato d'animo non sembrava volerla lasciare in pace.
La ragazza non sapeva come fosse possibile, ma ogni volta che credeva di aver finalmente messo un freno a quelle emozioni che lei considerava frivole e senza senso, bastava uno sguardo del diretto interessato ed ecco che quei sentimenti riprendevano ad ardere in lei, ancora più forti di prima.
E quello per lei era assolutamente inaccettabile.
Non poteva cedere alla loro perseveranza, per nessun motivo.
Ma, quando Akihiko la baciò, la ragazza non fece niente per allontanarlo.
15. Asfodelo – Rimpianto
Se c'era una cosa che suo padre le aveva insegnato, era che, nella vita, era meglio non avere alcun rimpianto.
Dopotutto, con tutti i rischi che correva ogni notte, nel Tartarus, era meglio fare subito ciò che si voleva, senza rischiare di non poterlo fare in un secondo momento.
Ma, nonostante ciò, c'era qualcosa che la ragazza aveva rimandato per tutto quel tempo.
Qualcosa che lei aveva desiderato da tanto e che, adesso che dovevano combattere Nyx, avrebbe davvero rischiato di non ottenere più.
Per questo, quando Akihiko andò a chiamarla, come faceva ogni volta, Mitsuru non esitò a baciarlo.