Titolo: 365+1 Days (#Fiori)
Fandom: Persona 4
Ship: Kanji x Naoto
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Kanji non aveva mai regalato dei fiori prima di allora.
A dire la verità, il ragazzo non sapeva neanche quale fosse il fiore più adatto da donare ad una ragazza per dichiararsi e non si era neanche mai posto il problema.
Eppure adesso era lì, di fronte a così tante tipi di piante da fargli girare la testa, da più di tre ore, ormai rassegnato all'idea di doverci passare l'intero pomeriggio.
Ma, quando vide l'espressione felice sul volto di Naoto nel momento in cui lui le dette il mazzo, Kanji pensò che tutta la sua fatica era stata completamente ripagata.
 
 
 
Titolo: 365+1 Days (#Messaggio)
Fandom: Persona 4
Ship: Kanji x Naoto
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Kanji non aveva il coraggio di inviare quel messaggio.
Non importava quante volte prendesse il telefono tra le mani, la forza di premere il tasto "invio" non arrivava mai, nonostante fossero passate delle ore.
Come poteva chiedere a Naoto di uscire?
Sapeva che non era difficile, bastava un "Ti va di uscire con me?", ma in realtà quell'azione si stava rivelando la più complicata della sua vita.
Così, quando il telefono gli vibrò tra le mani, Kanji non riuscì a credere ai suoi occhi quando lesse che Naoto gli aveva inviato un messaggio identico a quello che lui voleva scriverle.
 
 
 
Titolo: 365+1 Days (#Bigliettino)
Fandom: Persona 4
Ship: Kanji x Naoto
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Naoto odiava ricevere bigliettini d'amore.
Ogni volta che apriva il suo armadietto, una numerosa pila di lettere l'attendeva al suo interno e la ragazza non poteva fare a meno di domandarsi per quale motivo più di metà scuola si fosse fissata con una come lei.
E, quel giorno, non era un'eccezione: anzi, questa volta i bigliettini sembravano essere addirittura aumentati in numero.
La detective sbuffò e iniziò a prendere in mano le lettere per lanciarle nel bidone.
Ma, quando tra i bigliettini che teneva tra le mani, lesse il nome "Kanji", Naoto decise che almeno quello meritava di essere letto.
 
 
Titolo: 365+1 Days (#Matrimonio)
Fandom: Persona 4
Ship: Kanji x Naoto
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Naoto era sempre stata convinta che non si sarebbe mai sposata.
Il suo intero progetto di vita si era, da sempre, basato sulla riuscita della sua carriera, senza che altro potesse interferire. Lei doveva diventare il detective numero uno della famiglia Shirogane; doveva portare avanti il nome di famiglia; doveva passare la sua vita a risolvere casi sempre più impossibile. Non aveva tempo per nient'altro.
Insomma, sarebbe stato praticamente impossibile riuscire a conciliare un matrimonio con il suo stancante lavoro.
Però, quando Kanji si inginocchiò davanti a lei, chiedendole di sposarlo, la ragazza accettò prima ancora che potesse rendersene conto.
 
 
 
Titolo: 365+1 Days (#Pranzo)
Fandom: Persona 4
Ship: Kanji x Naoto
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
«Tieni.»
Naoto guardò Kanji che, in piedi davanti al suo banco, teneva tra le mani un piccolo box per il pranzo.
«Prego?» domandò, non capendo.
Kanji arrossì e distolse lo sguardo.
«P-Prendilo.– disse poi, facendo di tutto per non guardarla negli occhi –Ne ho fatto troppo stamattina, così ho pensato di portarne in p-più per te... Ah insomma, prendilo e basta!»
Naoto osservò incredula il ragazzo poggiare con forza il bento sul suo banco e voltarsi, correndo letteralmente fuori dall'aula. E, mentre tutti in classe la fissavano, la ragazza non poté far a meno di pensare quanto Kanji fosse carino.
 
 
 
Titolo: 365+1 Days (#Stress)
Fandom: Persona 4
Ship: Kanji x Naoto
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Kanji non sapeva come migliorare la situazione.
Era qualche giorno che Naoto era terribilmente nervosa per il lavoro ma, adesso, il suo stress aveva raggiunto livelli elevatissimi.
E adesso non aveva davvero idea di come comportarsi.
Aveva provato di tutto: le aveva cucinato il suo piatto preferito, aveva proposto di guardare un film investigativo insieme, le aveva comprato il nuovo libro della saga che lei adorava... ma niente.
Ma, quando vide l'espressione di Naoto addolcirsi immediatamente dopo il tenero bacio che le aveva dato, Kanji si rese conto che la soluzione che stava cercando era molto più facile del previsto.
 
 
 
 
 
Titolo: 365+1 Days (#Regalo)
Fandom: Persona 4
Ship: Kanji x Naoto
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Naoto non sarebbe mai venuta a capo di quel mistero.
La detective si lasciò andare sulla scrivania, completamente esausta.
Non aveva idee.
E no, nessun caso passato si era rivelato più difficile di quello che aveva adesso in testa.
Insomma, lei risolveva casi di omicidio, non si poteva pretendere che fosse anche brava a capire quale fosse il regalo adatto per Kanji per San Valentino, no?
Forse, l'unica soluzione era chiederglielo.
Ma, quando il ragazzo le rispose che l'unica cosa che voleva era passare il giorno con lei, Naoto decise che avrebbe fatto di tutto per rendere quel giorno bellissimo.
 
 
 
Titolo: 365+1 Days (#Nascondere)
Fandom: Persona 4
Ship: Kanji x Naoto
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Kanji sapeva che lui non avrebbe mai avuto una possibilità con Naoto.
Quel fatto era sempre stato chiaro nella sua mente, fin da quando aveva parlato per la prima volta con lei.
Per questo, Kanji aveva fatto di tutto per nascondere l'amore che provava per lei.
«Kanji, sei innamorato di Naoto, vero?»
...evidentemente senza successo.
«Rise, fa silenzio!»
La idol ridacchiò.
«L'amore non si può nascondere, Kanji.– continuò poi –Dovresti dichiararti.»
...era impazzita?
«Io? A Naoto?»
«Beh, le piaci no? E' palese!» rispose immediatamente lei.
No, era impossibile.
Eppure, nonostante tutto, Kanji sentì che, in fondo, Rise poteva avere ragione.
Titolo: 365+1 Days (#Appuntamento)
Fandom: Persona 4
Ship: Kanji x Naoto
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Se glielo avessero detto anche solo tre giorni prima che si sarebbe ritrovata in quella situazione, Naoto sarebbe scoppiata a ridere.
Naoto Shirogane che passava un intero pomeriggio a decidere cosa mettersi? Non poteva succedere, mai.
...Eppure, stava succedendo.
La detective sospirò, posando nuovamente lo sguardo sui vestiti che aveva messo sul letto.
Come poteva essere così difficile scegliere un capo d'abbigliamento? Lo faceva tutti i giorni!
Eppure, adesso, il solo pensiero che quello sarebbe stato il vestito da indossare durante il suo primo appuntamento con Kanji la bloccava.
Ma, nonostante il panico, Naoto non poteva negare di sentirsi felice.
Titolo: The princess and the dark mage (Pikit Mata)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Pikit Mata (Filippino)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
«Sonia...»
La ragazza sussultò, non appena Gundham la chiamò per nome.
«Un atto così poco regale come fermare un uomo dall'andare verso la sua morte, non si addice ad una nobile come te.»
«G-Gundham...»
Sonia allungò una mano per afferrare il braccio del ragazzo che amava, ma si bloccò non appena il suo sguardo si posò sul volto di lui.
I suoi occhi non lasciavano spazio a nessun dubbio: lui voleva andare fino in fondo.
Per questo, Sonia abbassò il braccio e chiuse gli occhi, facendo finta di non sentire i passi di Gundham che, lentamente, si allontanava da lei.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Raxeira)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Raxeira (Gallego)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
«Sonia...»
Quando Gundham sussurrò quel nome, la sua voce era così diversa dal solito che neanche lui la riconobbe.
La classe era buia, se non per le linee di luce sul pavimento che filtravano dalla finestra che si trovava sopra di loro. Ed era proprio una di quelle linee che Gundham stava osservando adesso, per non posare lo sguardo sulla ragazza contro il suo petto.
Poco prima, Sonia era inciampata e lui aveva provato a prenderla al volo...
...e ora erano in quella posizione.
Ma, per quanto tutto quello fosse imbarazzante, nessuno dei due pareva aver la voglia di alzarsi.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Apricity)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Apricity (Inglese)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia gli riscaldava il cuore.
Gundham non sapeva come fosse possibile, ma ogni volta che la principessa gli mostrava il suo sorriso, il ragazzo sentiva il suo petto riscaldarsi leggermente, mentre il suo cuore iniziava a battergli forte nel petto.
E non importava quanto tentasse di fermare quella reazione, non c'era niente che riuscisse in quell'intento. E quello, per lui, era un problema. Gundham aveva da sempre sostenuto di avere un vero e proprio cuore di ghiaccio, impossibile da sciogliere.
Ma, evidentemente, Sonia ci era riuscita.
Per lui, la principessa era come il calore del sole in una giornata d'inverno.
Titolo: The princess and the dark mage (Mamihlapinatapai)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Mamihlapinatapai (Yaghan)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia sapeva che Gundham provava qualcosa per lei.
Così come era sicura che anche lui si fosse reso conto dei sentimenti che lei aveva nei suoi confronti.
Insomma, era un qualcosa di ovvio: oramai l'intera classe credeva che loro due stessero insieme da tempo.
Eppure, nonostante tutto questo, nessuno dei due aveva il coraggio di fare il primo passo.
Continuavano a comportarsi come sempre, a lanciarsi piccoli segnali e ad cercare di attirare l'attenzione l'uno dell'altra.
E, nonostante fosse strano, a Sonia andava bene così.
Sapere di piacere al ragazzo che le interessava, anche se non direttamente, era già soddisfacente.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Dysania)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Dysania (inglese)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Svegliarsi la mattina e alzarsi per andare a lezione era da sempre stato traumatico per Gundham.
E, adesso che Sonia era distesa di fianco a lui e continuava tranquillamente a dormire, con un'espressione serena sul volto, quell'impresa sembrava ancora più impossibile.
Gundham sapeva di doversi alzare.
La Hope Peak Academy era una scuola tanto prestigiosa quanto severa.
In più, se non avesse svegliato la principessa in tempo per le lezioni, allora sì che i guai sarebbero arrivati.
Ma, quando Sonia, nel sonno, si accoccolò maggiormente contro di lui, Gundham pensò che, per una volta, era pronto ad accettare qualsiasi punizione.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Nyctophilia)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Nyctophilia (Inglese)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Stare al buio era un qualcosa che, da sempre, faceva sentire Gundham nel suo elemento.
La notte era il suo momento preferito della giornata e il ragazzo amava fare passeggiate notturne intorno alla scuola, senza che nessuno lo vedesse, da solo.
Perché quella era la parte più bella: poteva finalmente stare da solo, in silenzio.
La solitudine lo faceva stare bene: nessuno lo distraeva dai suoi pensieri, nessuno cercava di parlargli, niente di niente.
Ma, quando Sonia gli disse che anche lei adorava il buio, il ragazzo la invitò a unirsi alle sue passeggiate notturne senza pensarci neanche due volte.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Koi no Yokan)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Koi no Yokan (Giapponese)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sensazioni.
Quello era il termine esatto di ciò che aveva provato Gundham, la prima volta che aveva incrociato lo sguardo di Sonia in classe.
Non sapeva bene cosa avesse fatto scattare quella strana convinzione nella sua testa, ma quando i suoi occhi azzurri si erano posati su di lui, il ragazzo aveva immediatamente sentito una fortissima scossa.
Una premonizione.
Ne aveva avute altre in passato e, ovviamente, tutte quante si erano avverate.
Questa volta però, Gundham si trovava di fronte a qualcosa di nuovo.
Ciò che il ragazzo sentiva, infatti, era che Sonia sarebbe diventata, prima o poi, sua moglie.


Titolo: The princess and the dark mage (Yúyīn)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Yúyīn (Cinese)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia non riusciva a dormire.
Cercare di prendere sonno era praticamente diventato impossibile.
E questo perché...
“«Sonia...»”
...ogni volta che chiudeva gli occhi la voce di Gundham le risuonava nelle orecchie.
La ragazza portò le mani al viso, cercando di nascondere il rossore sulle sue guance.
Era tutta colpa di quel ragazzo!
Era più di un anno che la chiamava “Dark Lady”, e ora, tutto d'un tratto, osava chiamarla per nome? Era ovvio che adesso lei non riuscisse più a smettere di pensarci!
“Calmati.”
Ma, quando chiuse nuovamente gli occhi, la voce di Gundham non se ne era ancora andata.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Takane no hana)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Takane no hana (giapponese)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia era, per lui, irraggiungibile.
Quella verità era stata da sempre radicata nel suo cervello e, per questo, Gundham aveva tentato più volte di smettere di pensare alla principessa.
Insomma, quante speranze poteva avere lui con una come lei?
Non aveva soldi, non aveva nessun titolo nobile e anche il suo talento era terribilmente inferiore a quello degli altri suoi compagni di classe.
Le possibilità che lei si innamorasse di lui erano zero.
Perfino Katsuichi aveva più possibilità di conquistarla rispetto a lui.
Per questo, quando Sonia gli disse che lo amava, Gundham non riuscì a credere alle sue orecchie.
Titolo: The princess and the dark mage (Cioccolata)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia non aveva mai preparato la cioccolata prima di allora.
La festa di San Valentino non era particolarmente diffusa nel suo paese di provenienza e, anche se lo fosse stata, lei non aveva mai sentito il bisogno di preparare un regalo.
Non importava quanti pretendenti si fossero presentati, lei non si era mai innamorata di nessuno ed era arrivata addirittura che mai sarebbe successo.
Eppure, adesso si trovava lì, nella cucina della scuola.
E, mentre preparava gli stampi di cioccolata, non poteva fare a meno di sorridere nel pensare al momento in cui, l'indomani, avrebbe consegnato quei cioccolatini a Gundham.

 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Sicurezza)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Gundham non era mai stato così nervoso.
Nonostante nella sua vita avesse fatto cose ben più pericolose – come cercare di accarezzare una tigre – il ragazzo non aveva mai provato una sensazione di insicurezza e terrore come in quel momento.
E questa cosa lo stava facendo impazzire.
Eppure sapeva che era assurdo.
Doveva calmarsi.
Doveva solo chiedere ad una ragazza di uscire con lui, non poteva essere così difficile, no?
«Cosa volevi dirmi?»
Ma, quando Sonia gli pose quella domanda, mostrandogli il suo bellissimo sorriso, la poca sicurezza che il ragazzo aveva accumulato fino a quel momento scomparse nuovamente.

 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Gelosia)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Gundham era da sempre stato geloso dei suoi criceti.
Non permetteva mai a nessuno di giocare con loro anche perché, da quel che poteva vedere, neanche loro avevano interesse nel lasciarsi coccolare da altri.
Per questo, ogni volta che qualcuno voleva accarezzarli, negava sempre loro il permesso.
Insomma, i Quattro Deva Oscuri della Distruzione non erano semplici animaletti, ci voleva rispetto!
Ma, quando vide Sonia accarezzare dolcemente la testa di Jum-P, per la prima volta in vita sua Gundham non provò gelosia perché qualcuno stava coccolando uno dei suoi criceti, ma perché anche lui voleva ricevere attenzioni da quella persona.

 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Dichiarazione)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia non capiva cosa stesse passando per la testa a Gundham.
Non solo il ragazzo aveva bussato alla porta della sua stanza in piena notte, ma, da quando lei gli aveva aperto, aveva iniziato a parlare a raffica, senza fermarsi neanche un secondo.
E, tutto quello che stava dicendo, non aveva assolutamente senso.
Il discorso era così contorto che era praticamente impossibile da seguire: Una vittima sacrificale? Un filtro d'amore eterno? E la lunghissima digressione sulla forza della luna piena?
Poi, come un fulmine a ciel sereno, Sonia capì.
Così, aprì le labbra e, interrompendo Gundham, esclamò:
«Ti amo anch'io.»

 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Assassino)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
«Sta tranquilla, tutto si risolverà. L'inferno non è ancora pronto ad accogliere nessuno di noi.»
Mentre diceva quelle parole a Sonia, Gundham sapeva di stare mentendo.
Ma che altro doveva fare?
La principessa alzò lo sguardo, puntandolo su di lui e il ragazzo sentì un'enorme fitta al petto quando vide le lacrime che, lentamente, le stavano rigando le guance.
«G-Gundham...»
Ma la debolezza con cui pronunciò il suo nome era fu troppo da sopportare, anche per lui.
«Usciremo fuori da qui, te lo prometto.» le disse, senza pensarci neanche.
Lui l'avrebbe salvata. Anche se questo voleva dire diventare un assassino.

 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Abbraccio)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia non poteva credere ai suoi occhi.
Quando Hajime era andata a chiamarla, pochi minuti prima, la ragazza aveva capito che qualcosa di grosso doveva essere successo.
Ma niente le avrebbe fatto immaginare quello che aveva adesso davanti a lei.
«Dark Lady.»
Gundham. Il ragazzo si trovava a pochi metri da lei, sorretto da Akane.
Si era svegliato. Si era finalmente svegliato.
«Che c'è? Non mi saluti neanc–» iniziò lui, sorridendole debolmente.
Prima ancora che Gundham potesse finire la frase, Sonia si lanciò contro il suo petto, reclamando quell'abbraccio che, da mesi, aveva desiderato ottenere più di ogni altra cosa.

 
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Sogno)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
«Sonia...»
Non poteva essere un sogno.
«Gundham.»
Gundham era lì.
Poteva sentire il respiro di lui sul suo collo.
Poteva percepire il calore del suo corpo contro il suo.
...ma, allo stesso tempo, poteva benissimo ricordare cosa era successo solo poche ore prima, quando il ragazzo era stato ucciso, davanti ai suoi occhi.
Sonia scacciò immediatamente quei pensieri dalla sua testa, recludendoli in un piccolo angolino della sua mente. No, si rifiutava di crederci. Gundham era vivo.
E, se per far si che questo si avverasse doveva smettere di svegliarsi, allora Sonia desiderò di poter continuare a dormire per sempre.

 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Strane sensazioni)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
«Sei così carino, Gundham.»
Gundham non sapeva perché ma, ogni volta che Sonia gli ripeteva quelle parole, le sue emozioni andavano completamente fuori controllo.
Il suo volto, solitamente calmo e impassibile, si tingeva di rosso e il ragazzo era costretto a nasconderlo all'interno della sua enorme sciarpa per evitare che altri lo vedessero.
Il suo stomaco, poi, andava in subbuglio.
Non sapeva come fosse possibile, ma era come se tantissime farfalle iniziassero a librarsi al suo interno, facendolo sentire in un modo che non aveva mai sperimentato prima.
Ma, nonostante quelle strane sensazioni, Gundham non poteva che sentirsi estremamente felice.

 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Anima gemella)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia sapeva che prima o poi avrebbe trovato la sua anima gemella ma, allo stesso tempo, la principessa iniziava ad avere paura.
Come poteva essere sicura che la sua anima gemella sarebbe stata davvero la persona adatta a lei?
E se non fosse riuscita a innamorarsene?
In quel caso sarebbe stato meglio non incontrarla?
Cosa avrebbe dovuto fare per far andare le cose al meglio?
Però, quando Sonia incrociò lo sguardo di Gundham per la prima volta nella sua vita, la ragazza capì che lui era la sua anima gemella ancora prima che il suo mondo si riempisse di colori.

 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Incantesimo)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Più studiava la magia nera, e più Gundham era arrivato a credere che l'amore fosse l'incantesimo peggiore di tutti.
Non sapeva neanche lui quando aveva fatto quel pensiero, per la prima volta.
L'unica cosa che sapeva era la consapevolezza che lui, a differenza di altri, aveva capito la vera natura di quel sentimento e che, quindi, ne sarebbe stato immune.
Non avrebbe mai lasciato l'amore avere la meglio su di lui.
Ma, quando il suo sguardo incrociò quello di Sonia, il ragazzo pensò immediatamente che tutti i preparativi che aveva fatto non sarebbero serviti a niente contro un'avversario come lei.

Drabble

Mar. 21st, 2020 02:29 pm
Fandom: Nier:Automata
Ship: 2B x 9S
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
«9S, noi possiamo provare amore?»
Quando 2B gli pose quella domanda, il robot sussultò.
L'amore?
Perché 2B gli stava chiedendo una cosa del genere?
Vedendo che la ragazza continuava a essere voltata verso di lui, come se aspettasse la sua risposta, lui aprì le labbra, cercando un modo per uscirne.
«No, è un sentimento troppo complesso per essere processato.»
9S distolse lo sguardo da lei, come se niente fosse successo.
Quella domanda non aveva senso, alcun senso.
Ma, quando la ragazza lo superò, entrando nuovamente nel suo campo visivo, neanche lui fu più tanto sicuro della risposta che aveva dato.
 
 
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia era bellissima.
Nonostante Gundham avesse provato a scacciare quel pensiero, non appena si distraeva un minimo quella convinzione tornava, distraendolo.
Il ragazzo sbuffò, distogliendo lo sguardo dalla principessa che continuava a prendere appunti durante la lezione. Ed era quello che anche Gundham avrebbe voluto fare.
Ma, da quando Sonia era stata spostata nel banco di fronte al suo, la sua vita si era trasformata in un'inferno. Adesso, ogni volta che il suo sguardo si alzava dal foglio che aveva sul banco, lei era lì, nel suo campo visivo, rendendogli difficile anche solo capire quale fosse l'argomento della lezione odierna.
 
 
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Chiaki x Hajime
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Chiaki non sapeva cosa fosse l'amore.
La sua IA, per quanto complessa, non era stata programmata per poter capire un sentimento così elevato e difficile come quello.
Certo, con il tempo che aveva passato con gli altri, tante cose di difficile comprensione si erano fatte più facile nella sua mente.
Aveva compreso cosa fosse l'amicizia, la fiducia, la disperazione, la speranza...
...ma l'amore era ancora un qualcosa di oscuro.
O, almeno, così credeva.
Infatti, quando Hajime le sorrise dolcemente e lei sentì il suo corpo andare in fiamme, la ragazza capì che, forse, lei era già innamorata da molto tempo.
 
 
Fandom: Bravely Default
Ship: Edea x Ringabel
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Edea sapeva che quello che stava facendo non era giusto.
Ringabel era lì, che dormiva, con un'espressione beata sul viso.
E lei? Lei sicuramente era in un posto in cui non doveva essere: di fronte al letto del ragazzo.
Ma se avesse continuato in quel modo, sarebbe impazzita.
Era una settimana che faceva sempre lo stesso sogno: lei e Ringabel che si baciavano.
E più continuava a sognarlo, più si era resa conto che lo voleva davvero.
Così, Edea si sporse in avanti, poggiando delicatamente le labbra su quelle del ragazzo senza sapere che Ringabel stava solo fingendo di dormire.
 
 
 
 
Fandom: Danganronpa
Personaggi: Toko, Byakuya e Aoi
Missione: M1 – Love
Nota: interpretato con “amore non corrisposto”; BAD ENDING DI DR
Tipo: pure drabble

 
Anche se non voleva ammetterlo, Toko sapeva che, in fondo, Byakuya non provava niente per lei.
La ragazza sapeva la verità ma, come aveva sempre fatto quando qualcosa le si ritorceva contro, aveva preferito far finta di nulla.
Almeno, fino a quel momento.
Byakuya era lì, nella cucina della scuola.
Toko era quasi entrata all'interno della stanza, quando si era resa conto che lui non era solo.
Aoi Asahina.
Quella stupida, insignificante amante del nuoto si trovava a sedere accanto al ragazzo; le loro mani erano intrecciate; le loro labbra unite in un bacio che Toko non avrebbe mai dimenticato.
 
 
 
Fandom: Danganronpa
Ship: Toko x Byakuya
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Byakuya non sopportava più Toko.
Quella ragazza aveva iniziato a seguirlo ovunque, facendolo letteralmente impazzire.
Certo, faceva sempre comodo aver qualcuno che eseguisse tutti i suoi ordini, e sì, ovvio che adorasse essere chiamato "Master", ma ormai era arrivato al limite.
Quella storia doveva finire.
Non importava come, doveva chiudere con lei, per sempre.
Però, quando si voltò verso la ragazza che, concentrata, stava leggendo tutti i fascicoli che lui le aveva chiesto di esaminare, Byakuya non poté far a meno di pensare che, anche se solo per un altro po', la sua presenza non sarebbe stata poi così male.
 
 
 
 
Fandom: Danganronpa
Ship: Toko x Byakuya e Toko x Komaru
Missione: M1 – Love
Nota: interpretato con “affetto verso qualcuno”. (La nascita di una OT3)
Tipo: pure drabble

 
Komaru Naegi le serviva.
Toko sapeva che quella era l'unica verità a cui doveva credere in quel momento.
Lei era l'unica possibilità che aveva per poter riavere indietro il suo Master.
Non le importava che fine avrebbe fatto quella ragazzina.
Però...
«Omaru, vattene. Scappa.»
Allora perché, adesso, si stava comportando in quel modo?
Perché stava lasciando che lei se ne andasse?
«Toko? Cosa succede?»
“Mi dispiace, Master.”
«Ti ho detto di scappare, vattene da qui!» Quei dubbi erano inutili, la risposta era ovvia: lei non avrebbe mai potuto tradire la sua amica.
Anche se questo significava mettere in pericolo Byakuya.
 
 
 
Fandom: Persona 5
Ship: Ren x Yusuke
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
L'amore non era un qualcosa di facile da rappresentare.
Yusuke non era mai riuscito a dipingere niente che riuscisse a racchiudere perfettamente quel sentimento.
Aveva provato di tutto.
Aveva chiesto a tutte le persone che conosceva, aveva letto libri, aveva studiato altri quadri... ma niente.
Così, quando Ann gli disse che, per rappresentare un sentimento così complesso, doveva solo lasciarsi andare e dipingere ciò che il cuore gli suggeriva, il pittore non fu completamente convinto.
Ma, adesso che osservava il ritratto appena concluso di Ren, Yusuke riusciva chiaramente a sentire il sentimento d'amore che era stato rinchiuso al suo interno.
 
 
 
Fandom: Persona 5
Ship: Ren x Yusuke
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Ren non aveva ben capito cosa ci facesse lì.
Seduto su una piccola barca a remi, il ragazzo continuava ad osservare Yusuke che, di fronte a lui, si guardava intorno, cercando qualcosa di non specificato.
«Cosa stai facendo?» gli domandò.
Yusuke si voltò finalmente verso di lui.
«Siamo qui per trovare una coppia, Ren.– rispose, come se fosse la cosa più normale al mondo –Devo capire come rappresentare l'amore per il mio prossimo quadro.»
Per quanto gli sarebbe piaciuto dirlo, Ren non ebbe il coraggio di fargli notare che, in quella situazione, la vera coppietta di fidanzati erano loro due.
 
 
Fandom: Persona 4
Ship: Yu x Yosuke
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Yosuke non era completamente convinto che quella fosse una buona idea.
Di fronte alla porta della casa di Yu, il ragazzo strinse con più forza la scatola di cioccolatini che aveva nella mano destra.
Forse poteva ancora tornare indietro.
Certo, aveva già suonato il campanello, ma poteva sempre inventarsi una scusa plausibile.
Non doveva per forza dichiararsi al suo partner... no?
Se lo avesse rifiutato le cose sarebbero andate decisamente peggio.
Ma, quando Yu gli aprì la porta e gli sorrise, Yosuke gli tese la scatola e gli disse “Ti amo” prima ancora che potesse pensare a qualsiasi altra cosa.
 
Fandom: Persona 4
Ship: Yu x Yosuke
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
San Valentino.
Yosuke sapeva che quel giorno sarebbe stato doloroso per lui.
Insomma, non era certo un bene essere innamorato di una delle persone più popolari della scuola, in un giorno del genere. Se poi aggiungiamo il fatto che la suddetta persona non provava dei sentimenti per lui, la situazione non poteva che peggiorare.
Per questo, quando si era recato a scuola quella mattina, Yosuke era pronto al peggio.
Ma, quando vide che Yu lo stava aspettando accanto al suo banco, con una scatola di cioccolatini in mano, Yosuke pensò che quel San Valentino era andato sicuramente meglio del previsto.


Titolo: Consapevolezza
Fandom: Danganronpa
Ship: Kyotaka x Mondo
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Mondo non poteva averlo fatto. Per quanto tutti continuassero a dirlo, Kyotaka non poteva minimamente crederci. Lui? L'assassino di Chihiro? Era impossibile.
Non ci avrebbe mai creduto in vita sua.
«Bro, si stanno sbagliando, vero...?»
Il ragazzo si voltò verso il suo compagno, cercando un segno, qualsiasi cosa che lo scagionasse.
Ma Mondo non lo stava guardando.
«Mondo...?»
«Taka...»
Mondo finalmente parlò, accendendo per un attimo la speranza nel cuore di Kyotaka.
«...mi dispiace.»
Il ragazzo sentì l'intero mondo crollargli addosso.
La persona che amava era un assassino.
E, sapesse che quello era ingiusto, Kyotaka non riusciva minimamente a condannarlo.
 
 
Fandom: Persona 5
Ship: Ann x Ryuji
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
«Ryuji, andiamo sulle montagne russe!»
Ryuji non fece neanche in tempo a rispondere che Ann lo afferrò per un braccio e iniziò a trascinarlo, camminando a grande velocità verso la giostra che si trovava poco lontano.
Quando vide l'enorme montagna russa verso cui stavano camminando, il ragazzo si sentì quasi svenire.
Fin da bambino, le aveva sempre evitate come la peste.
Per questo, doveva parlare.
Doveva assolutamente dire ad Ann che non poteva andare lì sopra con lei.
Ma, quando vide l'espressione felice sul volto della ragazza, Ryuji pensò che, per una volta, poteva provare a salire su quella giostra.
 
 

Fandom: Bravely Default
Ship: Agnès x Tiz
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
«Vuoi davvero lasciare il nome Obligè?»
Fin da quando aveva memoria, Agnès aveva passato l'intera esistenza della sua vita con in testa solo il suo lavoro.
Essere la Vestale del vento era un qualcosa che l'aveva sempre resa fiera di sé.
Per questo, la ragazza aveva abbandonato ogni distrazione, concentrandosi solo su ciò che doveva essere fatto.
Almeno così credeva.
Diversamente da tutto quello che aveva programmato, adesso Agnès stava per lasciare quel suo ruolo.
E tutto questo, perché si era innamorata.
Così, mentre il volto di Tiz si formava nella sua mente, la ragazza rispose, senza alcun rimorso:
«Sì.»

 
Fandom: Bravely Default
Ship: Edea x Ringabel
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Nonostante Edea non gli avesse mai creduto, Ringabel era sempre stato serio quando le aveva detto che sarebbe arrivato a sacrificarsi per lei.
«Sei uno stupido, Ringabel! Potevi morire!»
Per questo, adesso non capiva cosa le fosse preso.
Edea stava piangendo.
E Ringabel non poteva che sentirsi lusingato da quella sua reazione.
«Non sarei mai potuto morire pe–»
«Stai zitto!» urlò lei, colpendolo nuovamente con uno dei suoi pugni.
...Anche se il modo in cui lo stava trattando continuava a fargli pensare che, forse, Edea era arrabbiata non perché aveva rischiato la vita ma perché non era morto sul serio.
 
 

Fandom: Bravely Default
Ship: Edea x Ringabel
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
«Mi concedi questo ballo?»
Edea si voltò verso Ringabel che, con fare teatrale, si era inchinato di fronte a lei.
«...Cosa stai facendo?» gli domandò, non sapendo bene come decifrare la situazione.
Il ragazzo le sorrise, non scomponendosi.
«Hanno messo della musica, quindi ti stavo invitando a ballare, nient'altro.»
La guerriera continuò a fissarlo, mentre nella sua testa valutava i pro e i contro di ballare con lui.
E niente, non vedeva alcun vantaggio.
Però, quando Ringabel disse che sarebbe andato a chiedere a qualcun'altra, Edea lo afferrò immediatamente per la mano e lo trascinò verso la pista da ballo.

Fandom: Bravely Default
Ship: Tiz x Agnès
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Tiz era felice.
Erano passati ormai mesi dal giorno in cui lui e Agnès si erano messi insieme e quel periodo era stato il più bello di tutta la sua vita.
Non sapeva neanche lui come fosse possibile ma, da quando la ragazza si era dichiarata a lui, era come se il mondo di Tiz fosse completamente cambiato.
Tutto era diventato... luminoso.
Ogni istante che passava con Agnès era perfetto e il ragazzo desiderava che non finisse mai.
E, ogni volta che la vedeva dormire accanto a lui appena il ragazzo si svegliava, Tiz non poteva far altro che sorridere.

Fandom: Danganronpa
Personaggi: Chihiro
Missione: M2 – Hiraeth (gallese)
Nota: considero Chihiro un personaggio MtF e, quindi, qui verrà utilizzato il femminile
Tipo: pure drabble

 
Seduta ad uno dei banchi della classe 1A, Chihiro non sapeva cosa le stesse prendendo.
La ragazza continuava a guardare la lavagna di fronte a lei, ma ciò che stava osservando non era lo strano disegno che Monokuma doveva aver realizzato su di essa.
Era stato solo un secondo, ma qualcosa era apparso sulla superficie di quella lavagna, attirando la sua attenzione.
Sapeva che non c'era niente di magico.
Era solo che, da qualche parte, nel suo subconscio, Chihiro aveva la sensazione di essere stata lì.
E questo le portava un fortissimo sentimento di nostalgia che non riusciva a comprendere.

 
Fandom: Persona 3
Ship: Akihiko x Mitsuru
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Quando Yukari le aveva detto che l'amore era importante nella vita, Mitsuru non le aveva creduto.
Per quanto la sua migliore amica insistesse, infatti, la ragazza sapeva che lei non aveva bisogno dell'amore.
La sua vita era completa in quel modo: l'unica cosa su cui essa si basava era lo scopo che Mitsuru aveva avuto fin da bambina, quando era riuscita a risvegliare il suo Persona.
Il resto non importava e non le sarebbe mai importato.
Stava bene così, da sola.
Ma, quando Akihiko la baciò, Mitsuru si sentì davvero viva per la prima volta in tutta la sua vita.
 
Titolo: 365+1 Days (#Risveglio)
Fandom: Persona 4
Ship: Naoto x Kanji
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Quando Kanji si svegliò non ebbe il coraggio di aprire gli occhi.
Nella sua mente continuavano a susseguirsi gli eventi della sera prima: la voce con cui Naoto aveva sussurrato il suo nome, il modo in cui le sue dita che gli avevano accarezzato la schiena, il contatto con la sua pelle nuda...
Per quanto quei dettagli fossero reali, tutto era stato così fantastico che lui stentava a credere che fosse accaduto sul serio.
Così, quando finalmente vide che Naoto dormiva accucciata contro il suo petto, Kanji non riuscì a fermare il sospiro di sollievo che lasciò le sue labbra.

 
 
Titolo: 365+1 Days (#Vestiti)
Fandom: Persona 4
Ship: Naoto x Kanji
Missione: M1 – Love
Nota: interpretato con “cosa non si farebbe per amore”.
Tipo: pure drabble

 
Naoto non aveva mai amato passare le giornate a provarsi vestiti su vestiti.
Non riusciva davvero a capire cosa ci trovassero tutte le ragazze che conosceva nell'andare a fare shopping e a passare poi ore nei camerini, per scegliere quale outfit poteva essere il migliore.
Per questo, ogni volta che Rise le proponeva un'uscita del genere, lei trovava sempre il modo di rifiutare.
Ma, quando Kanji le chiese se le andasse di provare qualcuno dei vestiti che lui aveva cucito, Naoto decise che, per una volta, non le sarebbe minimamente dispiaciuto passare il suo intero pomeriggio in un'attività del genere.

 
 
Titolo: 365+1 Days (#Mal di testa)
Fandom: Persona 4
Ship: Naoto x Kanji
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Naoto credeva di impazzire.
Quel mal di testa era così forte che la ragazza non riusciva neanche a pensare in maniera lucida, in quanto ogni singolo tentativo le lanciava delle terribili fitte.
E non poter pensare era una delle cose che Naoto odiava.
Lei era una detective: pensare non era solo il suo lavoro, ma una necessità.
Ma, quando Kanji si sdraiò sul letto accanto a lei e le dette un dolce bacio sulla fronte, dicendole che l'avrebbe coccolata finché non le sarebbe passato il dolore, Naoto si rese conto che, forse, quella situazione non era poi così tanto male.

 
 
 
Titolo: 365+1 Days (#Domenica)
Fandom: Persona 4
Ship: Naoto x Kanji
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Kanji aveva sempre amato la domenica.
Era l'unico giorno della settimana in cui poteva dedicarsi ai suoi hobby.
Certo, aveva anche passato periodi senza andare a scuola, ma quei giorni non erano lo stesso.
Ma, adesso, non era più così.
La domenica era solo diventata una giornata che Kanji non vedeva l'ora che passasse.
E questo perché? Beh, ovviamente perché quella giornata era l'unica durante la settimana in cui non aveva una scusa per vedere Naoto.
Così, quando la detective gli chiese se volesse passare il fine settimana a prepararsi insieme per gli esami, il ragazzo accettò senza neanche pensarci.

 
 
Titolo: 365+1 Days (#Bambini)
Fandom: Persona 4
Ship: Naoto x Kanji
Missione: M1 – Love
Nota: interpretato con “cosa non si farebbe per amore”.
Tipo: pure drabble

 
Naoto non amava i bambini.
Li aveva sempre trovati delle vere e proprie palle al piede, qualcosa di carino e accettabile solo se si trovavano a circa dieci metri da lei.
Per questo, Naoto non riusciva a capire perché fosse in quel luogo.
Seduta in mezzo ad un gruppo di bambini urlanti, la detective stava cercando di reprimere l'impulso di alzarsi e andarsene.
Ma, quando il suo sguardo si posò su Kanji che, a pochi centimetri da lei, stava mandando avanti uno spettacolo di burattini, la ragazza non riuscì a trattenere il piccolo sorriso che si formò sulle sue labbra.

 
 
Titolo: 365+1 Days (#Studio)
Fandom: Persona 4
Ship: Naoto x Kanji
Missione: M1 – Love
Nota: interpretato con “cosa non si farebbe per amore”.
Tipo: pure drabble

 
Kanji odiava studiare.
Mettersi a sedere ad un tavolo e passare le ore a leggere libri di cui non comprendeva neanche il significato era, per lui, una delle peggiori perdite di tempo.
Insomma, che senso aveva?
Tanto era inutile.
Le materie come la matematica o la letteratura giapponese non gli sarebbero mai entrati in testa, neanche dopo anni!
A questo punto era meglio se passava il suo tempo a migliorare la sua tecnica di cucito, no?
Ma, nonostante questo, quando Naoto gli chiese di studiare insieme a lei, nell'anticamera del cervello di Kanji non passò neanche la possibilità di rifiutare.

86.
Titolo: 365+1 Days (#Leggere)
Fandom: Persona 4
Ship: Naoto x Kanji
Missione: M1 – Love
Nota: interpretato con “cosa non si farebbe per amore”.
Tipo: pure drabble

 
Kanji non amava leggere.
Nonostante gli fosse stato detto fin da piccolo che leggere era qualcosa di importante, il ragazzo non riusciva proprio a farsi piacere quell'attività.
Alla fine, perché doveva passare il suo tempo libero a fare un qualcosa che di così inutile?
Lui aveva altro da fare.
Aveva sua madre da aiutare, doveva migliorare nel cucito e, soprattutto, doveva lavorare sul suo carattere.
Leggere l'ultimo dei suoi problemi.
Però, quando vide il modo in cui gli occhi di Naoto si illuminavano mentre leggeva uno dei suoi libri preferiti, Kanji iniziò a rivalutare quel modo di passare il tempo.

 
 
 
 
Titolo: 365+1 Days (#Paura)
Fandom: Persona 4
Ship: Naoto x Kanji
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Anche se non voleva ammetterlo, Naoto, in quel momento, era terrorizzata.
Il luogo in cui si trovavano era così buio che, anche assottigliando lo sguardo, non si riusciva a vedere niente, neanche ad un metro.
E questo le metteva ansia.
Sapere che tantissime Shadow potevano essere intorno a loro, pronte ad attaccarli, la stava mandando nel panico.
Non importava quanto stringesse la pistola nella sua mano destra. Il terrore restava lì, senza che lei potesse farci niente.
Ma, quando sentì Kanji che, di nascosto, intrecciava le dita della mano della detective con le sue, Naoto sentì la paura svanire completamente.

 
 
 
Titolo: 365+1 Days (#Animal Crackers)
Fandom: Persona 4
Ship: Naoto x Kanji
Missione: M1 – Love
Nota: interpretato con “cosa non si farebbe per amore”.
Tipo: pure drabble

 
Per quanto sapesse di stare sbagliando, Kanji non condivideva mai con nessuno i suoi Animal Crackers.
Erano suoi, solo suoi.
Ogni volta che Rise tentava di prenderglieli, il ragazzo si arrabbiava con la idol e ribadiva quel concetto.
E, questo, riguardava soprattutto il pinguino.
Il cracker a forma di quell'animale era il più buono dell'intero set e, per questo, anche il più raro.
Era difficilissimo trovarne anche uno solo dentro un sacchetto.
Ma, quando Naoto gli chiese gentilmente di poter provare un Animal Cracker, Kanji le diede, senza neanche pensarci, l'unico pinguino che aveva trovato dopo due settimane di ricerca.

 
 
 
Titolo: 365+1 Days (#Campeggio)
Fandom: Persona 4
Ship: Naoto x Kanji
Missione: M1 – Get Wild
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Naoto odiava il campeggio.
Non sapeva neanche lei perché aveva accettato di partecipare a quell'evento della sua scuola o, meglio, non sapeva perché aveva lasciato che Rise accettasse per lei.
Adesso si trovava lì, dentro ad una tenda troppo piccola per i suoi gusti e poggiata su un terreno troppo duro per poter dormire, sola perché la idol era andata a fare chissà cosa.
Voleva tornare a casa.
Ma, quando Rise entrò nella tenda, tirando Kanji per un braccio dietro di lei, e proponendo di passare la notte tutti e tre insieme, quei pensieri sparirono completamente dalla mente della detective.


 
Titolo: 365+1 Days (#Collana)
Fandom: Persona 4
Ship: Kanji x Naoto
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Naoto non era solita mettersi gioielli.
Anelli, collane e braccialetti erano qualcosa che la ragazza non amava indossare.
Non sapeva neanche lei il perché a dire la verità: certo, la sua idea di non voler apparire femminile era sicuramente il punto principale di quella decisione, ma, alla fine, di gioielli maschili ce ne erano a bizzeffe nel mondo.
Semplicemente, quelle cose non facevano per lei.
Dopotutto, tutto quello che non avesse a che fare con il mistero, non faceva per lei.
Ma, da quando Kanji le aveva regalato la sua vecchia collana, la detective non aveva mai smesso di indossarla.

 
 
Titolo: 365+1 Days (#Gruppo sanguigno)
Fandom: Persona 4
Ship: Kanji x Naoto
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Kanji non si era mai interessato a quelle cose.
Catalogare i dati su tutti i ragazzi dell'Investigation Team? Perché avrebbe dovuto farlo?
«Ti ringrazio per l'aiuto, Kanji-kun.»
...ecco il motivo.
Quella era stata un'idea di Naoto: non sapendo che effetti poteva avere su di loro la nebbia della TV, aveva deciso di fare vari esami.
E lui si era offerto di aiutarla.
Ma, adesso che l'aveva così vicino, non riusciva a pensare ad altro che a lei.
Così, quando vide il gruppo sanguigno di Naoto, non poté far a meno di notare come i loro due gruppi fossero estremamente compatibili.


Titolo: 365+1 Days (#Compatibilità)
Fandom: Persona 4
Ship: Kanji x Naoto
Missione: M1 – Love
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Naoto non aveva mai creduto in quegli stupidi giochi.
Insomma, come potevano delle strane operazioni senza senso dirti la compatibilità tra due persone?
Il tutto poi, basato sul proprio nome!
Eppure, era già una settimana che Rise continuava a farle vedere come funzionavano quei conti e, a parer suo, erano tutti estremamente affidabili – o, almeno, lo erano quelli per cui lei e il Senpai avevano una compatibilità elevata.
Ma lei sapeva che erano tutte stupidaggini.
Eppure, quando tornò a casa, quella sera, Naoto pensò che, per una volta, avrebbe potuto provare con il suo nome e quello di Kanji.

Titolo: The princess and the dark mage (Aftselakhis)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Aftselakhis (Yiddish)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Solitamente, Gundham non avrebbe fatto niente del genere: perché mai avrebbe dovuto fare qualcosa che gli era stato vietato con l'unico unico scopo di far arrabbiare qualcuno?
Ma, da quando stava con Sonia, le cose erano diverse.
Gundham non sapeva perché, ma stuzzicare la ragazza dai capelli biondi era diventato oramai il suo nuovo passatempo preferito.
Adorava vedere le guance della ragazza arrossire leggermente, mentre i suoi occhi, di solito dolci e puri, si assottigliavano con fare minaccioso.
E, anche se si era ripromesso più volte di smettere, non poteva farci niente: la trovava troppo bella quando lei si arrabbiava.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Agastopia)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Agastopia (Inglese)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia amava tutto di Gundham.
Non c'era niente nel ragazzo che a lei non piacesse, a partire dal suo aspetto fisico fino ad arrivare al suo carattere particolare, così strano e inusuale da essere riuscito a stregarla completamente.
Ma, se proprio avesse dovuto scegliere, Sonia sapeva quale era la parte che più l'attirava di lui: i suoi occhi; in particolare, il loro colore.
Così, quando Gundham le confessò di non amare la sua bicromia, Sonia non riuscì a credere alle sue orecchie e non potè non dirgli che i suoi erano gli occhi più belli che lei avesse mai visto.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Alexithymia)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Alexithymia (Inglese)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Senza parole.
Ecco come si sentiva Gundham quando Sonia si sedeva accanto a lui, lo sfiorava o, anche solo, gli passava davanti, facendo oscillare i suoi lunghi capelli biondi di fronte ai suoi occhi.
E questo lo stava facendo, letteralmente, impazzire.
Aveva tentato di confessare i suoi sentimenti – era ovvio che ci avesse provato – però, ogni volta, era come se nessuna parole fosse in grado di esprimere perfettamente ciò che lui provava.
Ma, quando Sonia prese il viso di lui tra le sue mani e lo baciò, il ragazzo capì che le parole erano, in quel caso, superflue.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Anaxiphilia)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Anaxiphilia (Inglese)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia sapeva che Gundham era una persona di cui lei non si doveva innamorare.
Fin dalla nascita, tutti intorno a lei le avevano sempre ricordato che lei si sarebbe dovuta innamorare di qualcuno che possedeva sangue nobile.
Per questo, anche solo l'idea di dover presentare ai suoi genitori un ragazzo che aveva come unico titolo quello di "Ultimate Breeder" e che aveva come sudditi solo quattro criceti era diventata un incubo.
Ma, quando Gundham le sorrise, il cuore di Sonia iniziò a batterle con così tanta forza da farle capire che, oramai, era troppo tardi per innamorarsi di qualcun altro.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Apodyopsis)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Apodyopsis (Greco)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Se Sonia lo avesse saputo, lui sarebbe morto.
Ma, nonostante sapesse il rischio che stava correndo, Gundham non poteva farne a meno.
Ogni volta che la ragazza entrava nel suo campo visivo, era come se la stessa identica scena si presentasse davanti ai suoi occhi.
Immaginava il vestito della ragazza venir sganciato da dietro e la stoffa morbida che scivolava lungo la pelle candida di lei, lentamente. Lei portava le braccia al suo petto, imbarazzata, mentre le sue guance si tingevano di rosso...
«Gundham, mi stai ascoltando?»
Quando Sonia gli pose quella domanda, il ragazzo annuì come se niente fosse.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Augenblick)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Augenblick (Tedesco)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Se quello era un sogno, Gundham non voleva svegliarsi.
Sonia era lì, tra le sue braccia, le sue labbra poggiate su quelle di lui e il ragazzo non riusciva a percepire nient'altro.
Il calore estivo che fino a pochi istanti prima lo stava uccidendo era sparito completamente.
Il chiasso dei suoi compagni di classe era diventato sempre più ovattato.
Il peso del corpo della ragazza, poggiato contro di lui, era svanito.
In quel momento fugace e breve, ma per lui intenso ed eterno, era come se non esistesse nessun altro, se non le loro labbra, unite nel loro primo bacio.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (B'shert)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – B'shert (Yiddish)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia aveva sempre creduto nella favola dell'anima gemella, ma più il tempo passava e più lei iniziava a dubitare di quella leggenda.
Aveva passato la sua vita a cercarla, in lungo e in largo per tutto il mondo.
Grazie al suo status di principessa, era riuscita a viaggiare in diverse nazioni e a conoscere persone da ogni dove, tra cui anche molti pretendenti. Ma non c'era niente da fare.
Per questo, la ragazza aveva deciso di arrendersi.
Ma, quando i suoi occhi incrociarono quelli di Gundham per la prima volta, Sonia capì di aver finalmente trovato colui che stava cercando.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Cafuné)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Cafuné (portoghese brasiliano)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia stava dormendo accanto a lui, nel suo letto.
Gundham continuava ad osservare la principessa che, poche ore prima, si era intrufolata nella sua stanza, dicendo di aver bisogno di qualcuno con cui parlare... per poi essersi addormentata nel suo letto.
Ma, nonostante non volesse farla andare via, il ragazzo sapeva che avrebbe fatto bene a svegliarla immediatamente.
Quando vide il sorriso felice sulle sue labbra, però, Gundham si stese accanto a lei e fece scivolare gentilmente le dita tra i suoi capelli biondi, sentendo il suo cuore perdere un battito quando Sonia sussurrò dolcemente il suo nome nel sonno.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Komorebi)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Komorebi (Giapponese)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia si sedeva spesso su quella panchina.
Gundham aveva ottenuto quell'informazione casualmente, mentre passava il suo tempo ad occuparsi dei suoi criceti, all’aperto.
E, anche se non sapeva perché, ogni volta che lei si sedeva lì, il ragazzo non riusciva più a toglierle gli occhi di dosso.
Quella donna doveva essere una strega, un demone maligno!
Ma, quando si voltò nuovamente verso di lei, Gundham non poté far a meno di pensare che, illuminata dai pochi raggi di luce che filtravano tra le foglie, Sonia era così bella da sembrare, più che un essere maligno, una vera e propria dea.
 
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Bedgasm)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Bedgasm (Inglese)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia lo avrebbe reso pazzo.
Gundham non sapeva cosa gli stesse succedendo ma, ogni volta che Sonia gli rivolgeva la parola o anche solo si trovava vicino a lui, una stranissima euforia si faceva strada dentro di lui.
Aveva provato di tutto: dai riti agli incantesimi più strani, ma niente.
Quella sensazione continuava a presentarsi e, non solo, col tempo si acuiva sempre di più, rendendogli invivibile i momenti passati in classe.
Ma, quando Ibuki gli fece notare che quell'euforia doveva essere causata dal fatto che Sonia fosse il suo primo amore, Gundham non riuscì a trovare una motivazione migliore.


Titolo: The princess and the dark mage (Basorexia)
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Basorexia (Inglese)
Nota: -
Tipo: pure drabble

 
Sonia voleva baciarlo.
Neanche lei sapeva da dove fosse venuto quel desiderio, ma, da qualche giorno, la ragazza non riusciva a pensare ad altro.
Ogni volta che Gundham parlava, era come se tutto intorno a lei si facesse ovattato e, nonostante lei cercasse di ascoltare ciò che il ragazzo le stesse dicendo, l'unica cosa su cui riusciva a focalizzarsi erano le sue labbra che si aprivano e si chiudevano.
Non ce la faceva più.
All'inizio aveva deciso di ignorare quel desiderio, ma più andava avanti e più aumentava.
Così, quando il ragazzo le parlò nuovamente, Sonia cedette e lo baciò.


Titolo: The princess and the dark mage (Psithurism) 
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Psithurism (Inglese) 
Nota: -
Tipo: pure drabble
 
Sonia adorava il suono del fruscio delle foglie che venivano mosse dal vento e, quindi, non era raro che passasse i suoi pomeriggi a sedere su una delle panchine nel cortile della scuola.
Ed era stato proprio in uno di quei pomeriggi che aveva parlato con Gundham per la prima volta.
Il ragazzo si era presentato a lei con il suo solito fare teatrale per poi sedersi sulla sua stessa panchina e iniziare a parlare.
E fu in quel momento che Sonia notò che, la voce di quel ragazzo era ancora più piacevole del dolce suono che tanto amava ascoltare.
 
 
Titolo: The princess and the dark mage (Stjerneklart) 
Fandom: Danganronpa 2
Ship: Gundham x Sonia
Missione: M2 – Stjerneklart (Norvegese)
Nota: -
Tipo: pure drabble
 
Stelle. Quella era l'unica cosa che Gundham, con Sonia al suo fianco, aveva nel campo visivo in quel momento.
Ma...
«Sono bellissime, vero?»
Nonostante la ragazza fosse così entusiasta di quell'enorme cielo stellato, lui non riusciva davvero a comprendere cosa ci fosse di così bello.
Quando abbassò lo sguardo e lo puntò su di lei per risponderle, però, Gundham si bloccò immediatamente.
Riflessi nei suoi occhi, anche quei piccoli puntini luminosi diventavano una delle cose più belle che lui avesse mai visto in tutta la sua vita.
Per questo, rispose, con la voce più roca del solito:
«Sì, sono stupende.»
Titolo: Alea iacta est
Fandom: Persona 4
Personaggi: Yosuke, Chie
Missione: M5 – Alea iacta est
Tipo: pure drabble
Note: demenziale
 
Yosuke era nei guai.
I suoi nemici lo avevano messo alle strette, facendolo oramai rintanare in un minuscolo angolino, senza alcuna via di fuga.
E, questo, avrebbe davvero potuto segnare la sua fine.
Il ragazzo fece un respiro profondo.
Doveva attaccare. Non aveva altra scelta.
«5, 5, 4!» esclamò, vedendo il dado rosso sul tavolo.
Chie alzò lo sguardo al cielo, tirando anche lei il suo dado.
«6, 6, 5.»
«Ok, il tiro non valeva!» si lamentò allora il ragazzo.
«Eh no, ormai il dado è tratto. Togli quei tre carri armati, su.»
A malincuore, Yosuke passò il suo turno.
Titolo: Odiare e amare
Fandom: Fire Emblem Three Houses
Personaggi: Dimitri x Edelgard
Missione: M3 – Amore/Odio, FF, SFW
Tipo: pure drabble
Note: possibile SPOILER, incest, What if?
 
Dimitri odiava Edelgard.
Quel sentimento si era fatto strada dentro di lui da quel giorno di cinque anni prima, quando la ragazza si era rivelata essere l'Imperatore delle Fiamme.
Da quel momento in poi, tutto nella sua vita si era capovolto.
Aveva perso i suoi alleati, la sua calma, il suo regno.
E ora, colei che lo aveva portato infondo a quel baratro si trovava lì, di fronte a lui, disarmata.
Finalmente avrebbe potuto ucciderla.
Ma, quando aprì le labbra per dirle quanto la odiava, altro uscì da esse, senza che lui se ne rendesse conto.
«Ti ho sempre amata.»

Fuggire

Mar. 18th, 2020 09:28 pm
Titolo: Fuggire
Fandom: Mystic Messenger
Personaggi: Saeran e Saeyoung Choi
Missione: M3 – Legame fraterno, FF, SFW
Tipo: pure drabble
Note: SPOILER
 
«Scapperemo da qui insieme, te lo prometto.»
«S-Saeyoung...»
Saeran si voltò verso suo fratello.
Nonostante le lacrime gli velassero gli occhi, il bambino poteva vedere Saeyoung inginocchiato lì vicino, il solito sorriso sul volto.
Saeran amava quel sorriso.
Non sapeva neanche lui perché, ma ogni volta che suo fratello gemello glielo mostrava, tutta la paura svaniva.
«Che c'è, non mi credi?»
Come avrebbe potuto essere il contrario.
Il bambino annuì, tirando su col naso.
«Allora smettila di piangere, ok?»
Saeran annuì nuovamente.
Ne era certo.
Un giorno loro due sarebbero scappati e avrebbero vissuto una vita felice e spensierata, insieme.
Titolo: «Con te al mio fianco so che andrà tutto bene, Toko!»
Fandom: Danganronpa Another Episode
Coppia: Komaru x Toko
Missione: M4 – Storia con 2 POV + Sacrificarsi per la persona amata
Tipo: double drabble
Note: What if, angst
 
“«Con te al mio fianco so che andrà tutto bene, Toko!»”
Le parole che Komaru le aveva detto poco prima continuavano a risuonare nella sua testa, come un memento, mentre lei si trovava a terra, le forze che ormai stavano venendo meno.
La scrittrice strinse con più forza il taser nella sua mano destra.
«Toko! Scappa!»
Quando Komaru urlò quelle parole Toko alzò lo sguardo, puntandolo su di lei.
Avrebbe voluto risponderle che sarebbero scappate insieme.
Che niente poteva separarle.
«Omaru, attenta!»
Quando vide il Monokuma che stava per attaccare la ragazza, però, il corpo di Toko si mosse da solo.
 
«O-Omaru...»
«Non parlare! Toko non parlare!»
Komaru non ricordava l'istante in cui aveva ucciso il Monokuma che le aveva attaccate.
Non ricordava neanche come fosse riuscita a caricarsi il corpo della scrittrice sulle spalle.
Ma quello non importava.
L'unica cosa che le interessava era il peso sempre più freddo sulla schiena, mentre continuava a correre nelle fogne.
«K-Komaru, ascolta...»
«No! Non dire niente. Shirokuma avrà qualcosa per–»
«...s-sono felice di essere stata al tuo fianco, fino alla fine.»
«T-Toko!»
E, nonostante non percepisse più il respiro di Toko sul suo collo, Komaru non smise di chiamare il suo nome.
Fandom: Bravely Default
Personaggi: Alternis Dim
Avvertimenti: SPOILER, Missing Moment
Missione: M3 - Onora tuo padre e tua madre.
Numero di parole: 240
 
Gli occhi di Alternis Dim erano puntati sul pilastro di luce che, a soli pochi metri da lui, si alzava verso il cielo.
Non c'era più tempo. Doveva agire immediatamente.
Il cavaliere dall'armatura nera si voltò, dando le spalle alla grande finestra dell'aeronave e iniziando a camminare verso la porta della sala comandi, per raggiungere il ponte.
Un brivido gli corse lungo la schiena quando pensò a cosa avrebbe trovato sulla nave nemica, una volta che sarebbe saltato su quella per fermare i piani di quell'essere malvagio.
Edea Lee.
La ragazza che lui aveva da sempre amato era adesso dalla parte dei cattivi e Alternis non riusciva ancora a credere di dover incrociare la sua spada con lei.
Ma non poteva fare altrimenti.
Dopotutto, quello era l'ultimo desiderio di Braev Lee.
Non appena quel pensiero gli attraversò la mente, il cavaliere iniziò a camminare con passo più deciso, l'ansia di poco prima che era completamente scomparsa.
Il Templare era morto.
Questo perché lui non era stato abbastanza bravo da proteggerlo.
E questo Alternis non se lo sarebbe mai perdonato.
Il ragazzo arrivò sul ponte e afferrò la sua spada, pronto a saltare sull'aeronave in cui la battaglia finale avrebbe avuto luogo, mentre il suo obiettivo si faceva sempre più chiaro nella sua mente.
Per esaudire il desiderio di colui che considerava alla stregua di un padre, Alternis avrebbe vinto.
Anche se questo significava uccidere la persona che, da sempre, amava.
Fandom: Persona 3
Coppia: Akihiko x Mitsuru
Tipo di storia: raccolta di pure drabble
Numero di drabble: 3
POV: Akihiko
Missione: M2 - La Stella
Nota: Akihiko rappresenta l'arcano de La Stella in Persona 3 (versione Portable, se si sceglie la protagonista femminile).

1.
 
Akihiko stava iniziando a perdere la speranza.
Non importava quante volte Mitsuru lo avesse allontanato e rifiutato in quegli anni, dentro di lui, il ragazzo aveva sempre continuato a sperare che, un giorno, la sua fidata compagna di squadra potesse aprirsi di più con lui, ignorando il ruolo che era stato loro assegnato.
Ma, adesso, aveva quasi raggiunto il limite: era come se la ragazza non lo guardasse nemmeno.
Però, quando Mitsuru gli chiese di accompagnarla a vedere un film, quella sera, Akihiko pensò che, forse, poteva continuare a sperare in un'evoluzione del loro rapporto ancora per un altro po'.
 
 
2.
 
Da quando aveva inviato a Mitsuru l'invito ad uscire insieme, Akihiko non poteva smettere di guardare il telefono.
Non importava che il volume fosse al massimo.
Non importava che fosse vicino a lui per essere sicuro di sentirlo.
Non importava neanche che avesse impostato la suoneria in modo che suonasse solo se il messaggio veniva da Mitsuru.
Il ragazzo continuava a osservarlo, nonostante sapesse che la risposta che attendeva non sarebbe arrivata prima.
Doveva attendere, senza farsi prendere dall'ans–
Il telefono squillò e il ragazzo accese immediatamente lo schermo, esultando internamente quando vide il "sì" che lei gli aveva inviato.
 
 
3.
 
Akihiko ricordava perfettamente il primo incontro che aveva avuto con Mitsuru, quando andavano ancora alle medie.
Lei si era presentata a lui subito dopo uno dei suoi incontri di boxe e, per un momento, il ragazzino aveva pensato che si trattasse di una delle sue solite, noiose, fan.
Non appena la vide, però, Akihiko era rimasto completamente senza parole.
Mitsuru era lì, davanti a lui, e gli stava rivolgendo quello sguardo così freddo ma, allo stesso tempo, così tanto intrigante.
E, mentre lei si era messa a parlare, un unico pensiero era apparso nella mente confusa del ragazzo: “E' bellissima.”

Fandom: Persona 3
Coppia: Akihiko x Mitsuru
Tipo di storia: raccolta di pure drabble
Numero di drabble: 15
POV: Mitsuru
Missione: M2 - L'Imperatrice
Nota: Mitsuru rappresenta l'arcano de L'Imperatrice in Persona 3.


QUESTA STORIA PARTECIPA SIA AL COW-T10 (INDETTO DA LDF) SIA A "IL WALTZER DI FIORI" (INDETTO DA PIUME D'OTTONE)

 
1. Alloro – Vittoria

 

Mitsuru non si era mai sentita così tanto bene in vita sua.

Avevano vinto.

Non appena il Tartarus era scomparso e loro si erano ritrovati di fronte alla loro scuola, la ragazza aveva sentito tutta la tensione di poco prima dileguarsi, mentre alcune lacrime di commozione iniziavano a farsi strada lungo le sue guance.

Quella storia aveva finalmente raggiunto una fine.

Avevano battuto Nyx. Erano riusciti a salvare il mondo.

E, adesso...

Una sensazione di calore la invase quando Mitsuru si voltò verso Akihiko e si lanciò contro di lui, stringendolo con forza.

...adesso niente poteva impedirle di essere felice.

 


2. Arancio – Matrimonio

 

Quello sarebbe sicuramente diventato il giorno più bello della sua vita.

Mitsuru lanciò uno sguardo al grandissimo portone che aveva davanti agli occhi e che avrebbe segnato, sicuramente, un nuovo inizio.

Mancava poco, davvero così poco.

Presto l'ingresso si sarebbe aperto e lei avrebbe dovuto iniziare a camminare in quella chiesa che aveva scelto con tanta cura.

Quella canzone, che da settimane era in testa, avrebbe iniziato a risuonare intorno a lei.

Tutti si sarebbero voltati a guardarla e avrebbero ammirato il suo meraviglioso abito bianco.

E, finalmente, sarebbe successo: avrebbe abbandonato il suo nome e sarebbe diventata Mitsuru Sanada.

 

 

3. Viola del pensiero – “Ti penso”

 

Ultimamente Mitsuru non sapeva cosa le stesse succedendo.

Nonostante continuasse a cercare di concentrarsi sul suo lavoro, Akihiko continuava ad apparire nella sua mente, distraendola.

Aveva provato di tutto. Aveva tentato di ascoltare musica a tutto volume; aveva provato a fare altro invece che lavorare; aveva anche cercato di sforzarsi di pensare a qualcosa, qualsiasi cosa, che non fosse il ragazzo.

Ma bastava un attimo di distrazione e Akihiko appariva: i suoi capelli dal colore insolito, i suoi occh–

...

Mitsuru sospirò, chiudendo il libro che stava leggendo e rassegnandosi all'idea che non pensare a quel ragazzo fosse praticamente impossibile.

 

 

4. Potentilla – Protezione

 

«Sì può sapere cosa ti è preso?!»

Neanche lei lo sapeva con certezza. La sua calma che aveva da sempre dominato nel suo carattere era completamente scomparsa nel momento in cui Akihiko era entrato nel suo campo visivo, la ferita sul fianco ben visibile. Era stato in quel momento che Mitsuru si era ritrovata tra lui e il nemico.

«Potevi morire, Mitsuru!»

E per questo adesso si trovavano lì, lui con le mani sulle spalle di lei.

«Lo so, Akihiko...»

«E allora perché lo hai fatto?!»

Le labbra della ragazza si mossero prima che lei potesse fermarle.

«Perché volevo difenderti.»

 

 

5. Lobelia – Ostilità

 

Mitsuru era sempre stata ostile nei confronti delle altre persone.

Non poteva farci niente: quel suo atteggiamento faceva parte di lei fin da quando era una bambina.

Suo padre l'aveva sgridata più volte per il modo in cui si rivolgeva alle persone che la approcciavano, ma lei non era mai riuscita a cambiare, neanche di una virgola.

E quello le faceva male. La convinzione che quel lato del suo carattere potesse non venire accettato dagli altri era qualcosa che la terrorizzava.

Così, quando Akihiko le disse che amava il suo sguardo ostile, Mitsuru si sentì, per la prima volta, accettata.

 

 

6. Papavero – Consolazione

 

Mitsuru sapeva di non avere il diritto di essere felice.

Doveva solo portare avanti il suo compito: sconfiggere le Shadow, nient’altro.

Non aveva avuto tempo di divertirsi.

Eppure, se chiudeva gli occhi, anche lei riusciva a ricordare dei momenti in cui, seppur inconsciamente, era stata felice.

E tutti avevano un solo perno centrale: Akihiko.

Ogni volta che Mitsuru stava con lui, non sapeva cosa le prendesse: era come se la sua presenza riuscisse a cancellare il ruolo loro assegnato; come se solo un suo sorriso fosse in grado di farle  sperimentare cosa fosse la felicità.

E questo bastava a consolarla.

 

 

7. Petunia – Difficoltà

 

Da quando aveva iniziato le sue ricerche sul Tartarus, Mitsuru si era ritrovata più volte in difficoltà anche se, ovviamente, il suo orgoglio era troppo grande per farglielo ammettere.

Ogni volta che qualcosa non andava, infatti, la ragazza era sempre riuscita a nasconderlo, rimanendo così il perno centrale del suo gruppo, la guida che tutti i suoi compagni più giovani potevano seguire.

Quella era la verità che aveva raggiunto: lei non poteva permettersi di essere in difficoltà.

Eppure, quando Akihiko le disse che era lì per aiutarla, per la prima volta, Mitsuru non riuscì a fingere che tutto andasse bene.

 

 

8. Sambuco – Guarigione

 

«Come va la ferita?»

Quando Akihiko le rivolse quelle parole, Mitsuru alzò lo sguardo.

«Bene.»

Lei tentò di mettersi a sedere, ma il ragazzo le mise una mano sulla spalla e la spinse nuovamente sul letto.

«Akihiko.» iniziò Mitsuru, la rabbia che già si faceva strada dentro di lei.

Non aveva tempo da perdere. Doveva tornare subito al lavoro, altrimenti ci sarebbero state diverse complicazioni.

«Io resto qui con te.» la interruppe lui, il tono più deciso del solito.

E, nonostante la ragazza avrebbe voluto ribattere nuovamente, l’idea di stare da sola con lui era troppo allettante per poter rifiutare.

 

 

9. Cipresso - Lutto

 

Mitsuru non era mai stato il tipo da cercare consolazioni.

Fin da bambina, la ragazza aveva da sempre affrontato i suoi problemi da sola e, anche nei momenti più difficili, si era chiusa nella sua stanza e aveva nascosto al mondo ciò che provava.

Per questo, la ragazza non riusciva a capire cosa passasse per la testa ad Akihiko in quel momento.

Suo padre era morto. Quella era una verità che lei doveva accettare, da sola, come aveva sempre fatto.

Eppure, quando Akihiko la strinse a sé, sussurrandole in un'orecchio che sarebbe restato con lei, Mitsuru non riuscì a rifiutare.

 

 

10. Salice piangente – Lacrime

 

Mitsuru non aveva mai visto Akihiko piangere.

Il ragazzo si era sempre mostrato forte di fronte a lei e ai loro compagni di squadra, lasciando da parte ogni singolo accenno di debolezza che potesse compromettere il suo ruolo.

Ma, in quel momento, le cose erano diverse.

Nonostante Akihiko stesse cercando di nasconderle le lacrime avevano iniziato a rigargli le guance, mentre i suoi occhi osservavano il vuoto.

Mitsuru sapeva cosa stava provando.

Entrambi stavano soffrendo. Dopotutto, Shinji era il migliore amico di entrambi.

Per questo, senza dire niente, la ragazza abbracciò il ragazzo, lasciando che lui singhiozzasse sulla sua spalla.

 

 

11. Non ti scordar di me – Vero amore

 

Il vero amore non esisteva.

Mitsuru aveva sempre creduto che tutte le storie sul trovare la propria anima gemella e vivere il resto della sua vita con lei non fossero altro che delle fiabe; delle inutili, frivole fiabe.

Nella crudele vita reale, un qualcosa di così bello non poteva esistere.

Per questo, ogni volta che sentiva le ragazze della sua età parlare di cose del genere, Mitsuru non poteva far altro che alzare gli occhi al cielo.

Quando però le sue labbra sfiorarono quelle di Akihiko per la prima volta, la ragazza capì di avere, fino a quel momento, sbagliato.

 

 

12. Ibisco – Bellezza

 

Mitsuru si era da sempre considerata una bella ragazza.

E, nonostante le altre persone odiassero quasi questo suo lato, lei non ci dava peso, anzi, continuava a mostrarsi sicura di sé.

Questo aveva portato però a delle situazioni che la ragazza non riusciva più a sopportare.

Le ragazze avevano iniziato a odiarla, arrivando a evitarla pur di non stare insieme a lei.

I ragazzi, invece, cercavano in tutti i modi di conquistarla, nonostante non fossero realmente innamorati di lei.

Così, quando Akihiko le disse che lui l’amava indipendentemente dalla sua bellezza, Mitsuru si sentì la ragazza più felice del mondo.

 

 

13. Gladiolo – Infatuazione

 

Mitsuru non era mai stata il tipo da prendersi delle cotte.

La ragazza era sempre stata convinta che l'amore era un qualcosa che non aveva senso di esistere nella sua vita, figuriamoci un'infatuazione! Quelle sì che le aveva da sempre considerate inutili.

Anzi, non solo, ma anche terribilmente fastidiose.

Quando vedeva le ragazze della sua età arrossire o ridacchiare in quel modo assurdo, Mitsuru si vergognava per loro.

Per questo, lei era sicura che niente l'avrebbe ridotta in quello stato.

Ma, quando Akihiko le sorrise, la ragazza non fu capace di fermare il rossore che si diffuse sulle sue guance.

 

 

14. Campanula – Perseveranza

 

Nonostante Mitsuru avesse tentato più volte di reprimere i suoi sentimenti per Akihiko, il suo stato d'animo non sembrava volerla lasciare in pace.

La ragazza non sapeva come fosse possibile, ma ogni volta che credeva di aver finalmente messo un freno a quelle emozioni che lei considerava frivole e senza senso, bastava uno sguardo del diretto interessato ed ecco che quei sentimenti riprendevano ad ardere in lei, ancora più forti di prima.

E quello per lei era assolutamente inaccettabile.

Non poteva cedere alla loro perseveranza, per nessun motivo.

Ma, quando Akihiko la baciò, la ragazza non fece niente per allontanarlo.

 

 

15. Asfodelo – Rimpianto

 

Se c'era una cosa che suo padre le aveva insegnato, era che, nella vita, era meglio non avere alcun rimpianto.

Dopotutto, con tutti i rischi che correva ogni notte, nel Tartarus, era meglio fare subito ciò che si voleva, senza rischiare di non poterlo fare in un secondo momento.

Ma, nonostante ciò, c'era qualcosa che la ragazza aveva rimandato per tutto quel tempo.

Qualcosa che lei aveva desiderato da tanto e che, adesso che dovevano combattere Nyx, avrebbe davvero rischiato di non ottenere più.

Per questo, quando Akihiko andò a chiamarla, come faceva ogni volta, Mitsuru non esitò a baciarlo.

QUESTE DRABBLE PARTECIPANO AL COW-T9 INDETTO DA LANDE DI FANDOM
MISSIONE M12 (Zodiaco)
NOTE IMPORTANTI: Ogni drabble è legata ad una particolare caratteristica/sarà ispirata al nome di uno dei segni dello zodiaco, così come sarà indicato nel titolo di ognuna.

FANDOM: Persona 3, Nier Automata, Persona 4
PERSONAGGI/COPPIE: Mitsuru/Akihiko, 2B/9S, Yu/Yosuke
TIPOLOGIA: drabble da 100 parole



#1. Dominance [Toro]
Mitsuru non sapeva neanche cosa l'avesse portata a innamorarsi di un tipo come Akihiko.
Anzi, ogni volta che cercava di trovare una logica dietro a ciò, la ragazza si ritrovava a mani vuote.
Dopotutto, lui era completamente l'opposto del suo tipo ideale.
Lei aveva sempre sognato un ragazzo che le obbedisse e che seguisse le sue regole, qualsiasi esse fossero.
Akihiko invece non ascoltava minimamente i suoi comandi, agendo di testa sua.
Eppure, ogni volta che il ragazzo faceva qualcosa che andava contro ogni suo ordine, invece di sentire la voglia di sgridarlo, Mitsuru non poteva che trovarlo terribilmente affascinante.
 


#2. Tenacity [Scorpione]
In tutta la sua vita, Akihiko non aveva mai conosciuto qualcuno più nobile e tenace di Mitsuru.
Nonostante il ragazzo avesse visto anche i lati più oscuri e deboli di lei, infatti, ogni volta che pensava che la ragazza si fosse ormai arresa, lei si rialzava in piedi, puntando il suo fioretto contro il nemico.
E, allo stesso tempo, riusciva a far alzare anche tutti i suoi compagni che, sotto la sua guida, raggiungevano la vittoria.
Per questo, nei momenti più bui, a lui bastava un suo solo sguardo per trovare la forza di tornare a combattere al suo fianco.


#3. Aquarium [Acquario]
2B non era mai stata ad un acquario.
A dire la verità, non capiva neanche cosa ci potesse essere di divertente nel visitarne uno.
Perché mai doveva divertirsi a osservare delle specie marine, di cui non le importava neanche l'esistenza, nuotare oltre un vetro?
Non sarebbe stato molto più comodo andare direttamente a vederle di persona, nel loro ambiente naturale?
Gli umani erano veramente strani per avere dei passatempi del genere, fin troppo.
Ma, quando 9S le propose di visitarne uno insieme, quando la battaglia fosse finita e l'umanità fosse tornata sulla Terra, 2B non riuscì a dirgli di no.


#4. Soulmates [Gemelli]
"Anime gemelle."
Nonostante 2B sapesse benissimo cosa quell'espressione significasse, non poteva che provare confusione ogni volta che ci ripensava.
Come poteva esistere un qualcosa che legava così strettamente due persone che, idealmente, potevano anche non incontrarsi mai nella loro vita?
Non aveva senso.
Se la definizione che aveva di amore era corretta, due persone dovevano interagire per innamorarsi; dovevano avere ricordi insieme; dovevano ridere, scherzare, parlare.
Non potevano essere semplicemente "legate dal destino".
Ma, ogni volta che il suo cammino si incrociava con quello di 9S, l’androide non poteva far a meno di pensare che loro ne fossero l’esempio perfetto.


#5. Kiss [Scorpione (schiettezza)]
«Yosuke.»
«Sì, partner?»
«Baciami.»
Quando Yu gli disse quelle parole, a Yosuke per poco non andò di traverso il drink che stava bevendo.
Si voltò verso il suo amico, completamente sotto shock.
«Yu ma cosa stai dicend-»
«Hai sentito benissimo.»
Il ragazzo poteva sentire le sue guance avvampare.
Come poteva uscirsene in quel modo?
«Senti se è uno scherzo non è divertent-»
«Yosuke, zitto e baciami.»
«Partner, io non capisc-»
Qualsiasi cosa Yosuke volesse dire, sparì immediatamente quando le labbra di Yu si posarono sulle sue.
Ma, nonostante la sua mente gli urlasse di allontanarsi, il ragazzo ricambiò il bacio.
QUESTE DRABBLE PARTECIPANO AL COW-T9 INDETTO DA LANDE DI FANDOM
MISSIONE M12 (Zodiaco)
NOTE IMPORTANTI: Ogni drabble ha come protagonista il significato di un fiore particolare che è legato ad un segno dello zodiaco. Di seguito inserisco i link di dove ho trovato informazioni sul significato dei fiori e su quali fiori fossero legati ad un particolare segno. Ho anche collegato altri fiori sfruttando il fatto che il significato del fiore andasse comunque a coprire una particolare caratteristica del segno.
https://www.donnamoderna.com/lifestyle/fiori-segno-zodiacale-fiore-oroscopo
https://www.vanityfair.it/lifestyle/tempo-libero/2018/04/04/fiori-segno-zodiacale-zodiaco
https://www.chedonna.it/2018/04/08/un-fiore-per-ogni-segno-zodiacale/
 
https://www.interflora.it/StaticPage/Content/Linguaggio
https://latorredicarta.forumcommunity.net/?t=58953874#entry417257484
 
FANDOM: Persona 3
PERSONAGGI/COPPIE: Mitsuru/Akihiko
TIPOLOGIA: drabble da 100 parole


#1. Caprifoglio (fascino) [Ariete]
Akihiko aveva sempre pensato che Mitsuru fosse una delle ragazze più belle che lui avesse mai visto in tutta la sua vita.
Non c'era niente in lei che fosse minimamente sgraziato: tutto era sempre perfettamente al suo posto, dalla testa ai piedi.
Non importava neanche cosa la ragazza indossasse a dire la verità.
Qualsiasi cosa mettesse lui la trovava sempre terribilmente incantevole e affascinante, anche se addosso aveva il più brutto abito presente sulla faccia della terra.
Per questo, ogni volta che ne aveva l'occasione, Akihiko non poteva far altro che avvicinarsi alla ragazza e sussurrarle all'orecchio quanto fosse bella.
 

#2. Camelia (dualismo forza e fragilità) [Acquario]
Akihiko aveva visto più volte Mitsuru perdere il controllo.
Nonostante la ragazza facesse sempre di tutto per mostrarsi forte davanti agli altri, infatti, lei per prima provava terrore per quello che li attendeva.
E questo lui lo sapeva. Lo sapeva benissimo.
L'aveva trovata spesso chiusa nella sua stanza, al buio, che tremava dalla paura.
E, ogni volta, l'aveva abbracciata, dicendole che tutto sarebbe andato bene; era stato lì, fino a quando quella crisi non passava.
E, nonostante gli facesse male vederla in quelle condizioni, Akihiko avrebbe fatto sempre di tutto per essere al suo fianco in quei momenti di debolezza.
 

#3. Mimosa (forza e femminilità) [Gemelli]
Se c'era una cosa che Akihiko adorava di Mitsuru, era la sua incredibile forza.
Dalla prima volta che avevano affrontato le Shadow, il ragazzo era rimasto terribilmente affascinato dalla maestria con cui lei evocava il suo Persona e con cui riusciva a sconfiggere anche dieci nemici insieme.
Così, quando le era stato ordinato di fare da semplice supporto, lui era stato il primo a protestare.
Odiava non poter più lottare al suo fianco e ammirarla combattere.
Per questo, quando Fuuka prese il suo posto, facendo tornare quella bellissima ragazza sul campo di battaglia, Akihiko non poté che sentirsi terribilmente felice.


#4. Rododendro (tentazione) [Scorpione]
Nonostante Akihiko avesse già visto Mitsuru ballare, non poteva che rimanere a bocca aperta in quel momento.
Ciò che attirava la sua attenzione non erano solo i movimenti dei suoi fianchi o le sue bellissime e inebrianti espressioni facciali, ma il modo in cui era vestita o, meglio, "svestita".
Lo strano body che stava indossando metteva bene in mostra le sue perfette forme, così come il suo bellissimo seno.
E, mentre lei gli faceva cenno di raggiungerla sulla pista da ballo, Akihiko dovette resistere alla tentazione di trascinarla via da lì e farla ballare solo per lui, nella sua stanza.
 

#5. Ninfea (purezza di sentimenti) [Pesci]
Mitsuru non era mai stata un tipo da relazioni amorose.
Fin da quando era piccola, aveva sempre lasciato da parte quell'aspetto della sua vita, seguendo solo ciò che suo padre le aveva sempre detto di fare per il Kirijo Group.
Non aveva tempo per una cosa così futile come l'amore.
Non aveva minimamente bisogno di un sentimento simile, che l'avrebbe solo rallentata a raggiungere il suo obiettivo.
Quando però Akihiko le afferrò le mani, chiedendogli di mettersi con lui, la ragazza non riuscì a non dare libero sfogo ai suoi sentimenti, mentre dalle sue labbra usciva solo un flebile "sì".
 

#6. Fresia (mistero) [Toro]
Per Akihiko, Mitsuru era un vero e proprio mistero.
Infatti, nonostante il ragazzo facesse del suo meglio per conquistarla, utilizzando tutte le conoscenze acquisite dalle riviste che aveva comprato online, la ragazza non sembrava fare caso a lui.
Le aveva tentate tutte: le aveva fatto regali, l’aveva fatta ridere, era stato al suo fianco nel momento del bisogno.
Aveva provato tutto quello che c'era scritto su quei manuali, senza successo.
Ma, quando Mitsuru gli sorrise, dicendogli che adorava i momenti in cui lui era completamente se stesso, Akihiko pensò che quei pezzi di carta potevano diventare dell'utilissima legna da ardere.
 

#7. Narciso (vanità) [Ariete]
Mitsuru sapeva quanto la sua bellezza causasse un forte sentimento di desiderio nei ragazzi che la osservavano e, a dire la verità, ciò non le dispiaceva affatto.
Anche se non lo dava a vedere, infatti, alla ragazza piaceva sentirsi adorata dalla gente, così come amava sentirsi lodare da chi le parlava.
Per questo, non capiva perché Akihiko non facesse lo stesso.
Non che questo le importasse poi più di tanto: in fondo aveva già tantissimi ammiratori.
Ma quando lui le confessò che la trovava bellissima, Mitsuru si sentì molto più felice di tutte le altre volte in cui gliel’avevano detto.
 

#8. Rosa rosa (dolcezza nascosta) [Toro]
Akihiko sapeva che Mitsuru non era per niente un tipo facile.
Si era ritrovato più volte a litigare con lei, soprattutto per la sua testardaggine.
Ma, oltre a quello, Akihiko si era accorto di ben altro.
Se qualcuno gli avesse chiesto di descrivere la ragazza con una parola sola, infatti, lui avrebbe utilizzato "rosa".
Mitsuru era così.
Era come una bellissima rosa, che si difendeva utilizzando tante temibili spine.
Per questo, ogni volta che lei gli mostrava uno dei suoi lati più dolci, il ragazzo non poteva che sentirsi fortunato di essere l'unico con cui lei ritirava le sue difese.
 

#9. Rosa gialla (gelosia) [Toro]
Anche se odiava ammetterlo, Mitsuru provava spesso gelosia.
Ogni volta che vedeva Akihiko parlare con una ragazza a scuola o al dormitorio, una sensazione pungente iniziava a propagarsi nel suo petto, portandola quasi alla pazzia.
Sapeva che era sbagliato quel suo sentimento.
Lei e Akihiko non stavano insieme e, anche se lei avrebbe voluto, lui non era di sua proprietà.
Sapeva che non aveva alcun diritto di scegliere con chi Akihiko potesse parlare o meno.
Ma, nonostante questo, Mitsuru non poteva trattenersi dal portare via il ragazzo, lanciando uno sguardo più che esplicativo a chiunque fosse la malcapitata di turno.
 

#10. Ipomea (Premura) [Vergine]
«M-Mitsuru?»
Quando cercò di pronunciare quel nome, la gola di Akihiko andò letteralmente a fuoco.
«Sì, Akihiko. Sono io.» rispose lei, posando una mano sulla sua.
Il ragazzo tentò di mettere a fuoco la sua figura, non riuscendoci.
«Cosa è successo...?» domandò.
«Hai la febbre alta. Dormi, io resto qui con te.»
Il ragazzo avrebbe voluto ribattere.
Sapeva che lei aveva ben altre cose a cui pensare.
Lui se la sarebbe cavata da solo, senza disturbarla ulteriormente.
Ma, quando Mitsuru gli posò un bacio sulla fronte, ripetendogli che lei si sarebbe presa cura di lui, il ragazzo preferì non ribattere.
 

#11. Crisantemo (vita) [Scorpione]
Nonostante Akihiko fosse praticamente, costretto a lottare contro mostri molto più forti di lui, non si era mai sentito così tanto vivo in vita sua.
Da quando aveva iniziato a combattere tutta la sua esistenza aveva finalmente acquisito un senso.
Per questo, quando oramai tutto stava per concludersi, Akihiko aveva avuto paura.
Paura di tornare a quei giorni monotoni del passato.
Paura di tornare a non essere nessuno.
Ma, quando il ragazzo baciò Mitsuru, capì che, in realtà, il motivo per cui si sentiva così tanto vivo non erano le Shadow o la Dark Hour; ma solo ed esclusivamente lei.


#12. Giacinto (divertimento) [Bilancia]
Akihiko sapeva che Mitsuru era particolarmente permalosa e, a dire la verità, quella era una delle caratteristiche che più lo intrigavano del suo carattere.
Non sapeva perché, ma trovava a dir poco eccitante il suo comportamento.
Adorava farla arrabbiare, vederla mentre faceva di tutto per mostrarsi calma e composta come sempre, come se niente fosse successo.
E, soprattutto, adorava indovinare il modo in cui la ragazza si sarebbe vendicata.
Per questo, ogni volta che poteva, Akihiko la punzecchiava, e, mentre aspettava una reazione, sperava con tutto se stesso che lei non si rendesse conto di quanto ciò lo facesse divertire.

#13. Gelsomino rosso (desiderio) [Bilancia]
Ogni volta che Mitsuru si trovava da sola con Akihiko, doveva realmente frenare se stessa per resistere al desiderio di stare il più vicino possibile al ragazzo.
Non sapeva neanche a lei cosa le prendesse.
Ogni volta che lui si avvicinava, era come se lei perdesse la sua compostezza e tranquillità e i suoi istinti più nascosti venissero a galla.
Doveva assolutamente darsi un contegno.
Se non lo avesse fatto, la situazione sarebbe completamente degenerata.
Ma, quando Akihiko la bloccò contro lo stipite della porta della sua stanza, sussurrandole che la desiderava, Mitsuru decise che non aveva più senso trattenersi.

#14. Gelsomino bianco (amabilità) [Bilancia]
Mitsuru sapeva fin troppo bene che il suo carattere non era per niente carino nei confronti degli altri.
Questo fatto le era stato fatto notare più volte in passato, soprattutto quando, già da bambina, trattava tutti coloro che aveva intorno con profondo distacco.
Non che a lei interessasse poi più di tanto cosa pensassero gli altri, a dire la verità.
Anzi, aveva sempre agito ignorando ciò che le persone potevano pensare di lei, continuando dritto per la sua strada.
Ma, quando Akihiko le disse che lui la trovava "amabile", la ragazza non poté far a meno di sentirsi terribilmente felice.


#15. Stella alpina (caparbietà) [Acquario]
Akihiko sapeva fin troppo bene che Mitsuru otteneva sempre quello che voleva.
Niente riusciva mai a bloccarle la strada verso il suo obiettivo, impedendole di raggiungerlo.
Ma questa volta non sarebbe successo.
«Mitsuru, non possiamo qui.»
Akihiko afferrò le spalle della ragazza, allontanandola leggermente da lui.
Si trovavano nella stanza del concilio studentesco.
Qualsiasi cosa avesse in mente la ragazza, quello non era sicuramente il luogo adatto.
Mitsuru lo ignorò e posò nuovamente le sue labbra su quelle di lui.
E mentre il ragazzo si sedeva sulla cattedra, pensò che forse poteva lasciarle avere ciò che voleva per un'ultima volta.
#16. Margherita (semplicità) [Ariete]
Mitsuru si era trovata più volte in difficoltà con i sentimenti che provava nei confronti di Akihiko.
Ogni volta che cercava un modo per affrontarli, infatti, si ritrovava sempre in un vicolo cieco, senza assoluta via di scampo.
Ciò era inspiegabile.
Era come se tutta la sicurezza che cercava di acquisire prima di parlargli scoppiasse come una semplice e debole bolla di sapone quando lui le appariva davanti.
Per questo, quando dalle sue labbra uscì solo un fievole "Mi piaci" e il ragazzo rispose che anche lui provava lo stesso, Mitsuru rimase stupita di quanto fosse, in realtà, stato semplice.
 

#17. Girasole (bisogno di una guida) [Pesci]
Se c'era una cosa di cui Akihiko era sicuramente certo era che Mitsuru era una leader perfetta e lui non aveva mai vacillato sotto il suo comando.
Niente poteva cambiare ciò.
Lui l'avrebbe seguita, sempre.
Poi, era successo l'inaspettato.
Dopo la morte di suo padre, Mitsuru era andata nel panico, perdendo qualsiasi capacità di ricoprire il suo solito ruolo.
Di fronte a ciò, anche Akihiko si era sentito completamente perso.
Ma, quando gli aveva chiesto aiuto, il ragazzo aveva deciso che, per una volta, poteva essere lui a tenderle la mano e a mostrarle la strada lei aveva, ormai, perduto.

#18. Giglio (regalità) [Leone]
Nonostante Akihiko fosse a conoscenza del fatto di piacere a molte studentesse della sua scuola, il ragazzo aveva occhi solo per Mitsuru.
E come poteva essere diversamente?
Nessuna di loro sarebbe stata capace di sconfiggere plotoni di Shadow.
Nessuna di loro sarebbe riuscita a tenere sotto controllo l'intera squadra, stando attenta che nessuno riportasse ferite.
Nessuna di loro era in grado di organizzare piani dettagliati e complessi per la vittoria.
Semplicemente, nessuna di loro era come lei.
Per questo, se qualcuno gli avesse chiesto cosa fosse per lui Mitsuru, Akihiko non avrebbe minimamente esitato a rispondere con "la mia regina".

#19. Magnolia (quiete) [Cancro]
Anche se tanti potevano pensare il contrario, Akihiko amava il silenzio che riempiva le conversazioni tra lui e Mitsuru.
Poteva sembrare strano (lo era a dire la verità), ma a lui non serviva che lei gli dicesse niente.
Loro si capivano.
Bastava uno sguardo, un tocco, un sorriso e tutto ciò che lui pensava veniva trasmesso a lei, e viceversa.
Era come se i loro sentimenti, insieme, formassero un perfetto equilibrio.
Per questo, ogni volta che ne aveva occasione, Akihiko si sedeva accanto a lei, lasciando che i suoi sentimenti le arrivassero e i suoi lo raggiungessero, in completa quiete.
#20. Geranio (amicizia) [Acquario] I sentimenti che Akihiko provava per Mitsuru erano un qualcosa che neanche il ragazzo capiva fino in fondo.
Lui e Mitsuru erano amici.
La loro amicizia era una di quelle che moltissime persone invidiavano, così come gli avevano fatto più volte presente le persone che avevano intorno.
In tanti avrebbero voluto un rapporto del genere, basato sulla fiducia reciproca e sulla convinzione di poter completamente contare l'uno sull'altra.
Eppure, ad Akihiko quello non bastava, anzi, non era mai bastato: in fondo al suo cuore, lui non poteva che desiderare che, un giorno, sarebbe stato più di un amico per lei.
#21. Glicine (affetto profondo) [Pesci]
L'amore che Mitsuru provava per Akihiko non era per niente un qualcosa di frivolo e leggero.
Fin dal momento in cui lei si era resa conto di essere innamorata di lui, la ragazza aveva capito immediatamente che quella non era una semplice "sbandata", una cotta che, col tempo, sarebbe passata.
Aveva provato a convincersene, sul serio.
Sapeva che quel sentimento sarebbe stato d'intralcio per la missione che li attendeva e li avrebbe potenzialmente messi in pericolo.
Eppure, più il tempo passava e più quel sentimento si acuiva, divenendo praticamente impossibile da eliminare, mentre, ogni giorno, si faceva sempre più profondo.

#22. Garofano rosso (passione) [Sagittario]
Quella Shadow non sarebbe stata un boss facile.
Il ragazzo si sarebbe aspettato qualunque cosa...tranne quella.
Mitsuru era distesa sul letto di fronte a lui, con solo un asciugamano addosso a coprirle il corpo completamente bagnato.
Il suo volto era arrossato e le sue labbra continuavano a sussurrare il suo nome, invitandolo ad avvicinarsi.
Ma, la cosa che gli aveva fatto più paura di quella battaglia, era la consapevolezza che, se Fuuka non li avesse contattati, facendo tornare in sé la ragazza, lui avrebbe davvero rischiato di perdere il controllo e lasciarsi andare completamente alla passione che provava per lei.
#23. Mughetto (Equilibrio) [Acquario]
Nel corso del loro rapporto, Akihiko si era chiesto cosa ci trovasse Mitsuru in uno come lui.
Loro due erano opposti, con niente che li accumunasse.
Lei era intelligente, ricca, con un futuro certo.
Lui era un ragazzo semplice, incerto anche su cosa fare dopo il liceo.
Visti da fuori, chiunque si sarebbe chiesto come poteva una coppia del genere funzionare.
Eppure era come se trovassero una perfetta stabilità.
Ed era quello che Akihiko sapeva che Mitsuru vedeva in lui: la sua metà perfetta, capace di completarla e farle raggiungere un equilibrio che, da sola, non avrebbe mai neanche sfiorato.
#24. Echinacea (forza) [Acquario]
Mitsuru era più forte di lui.
Non sapeva neanche lui come fosse possibile ma, nonostante il durissimo allenamento a cui si sottoponeva ogni giorno, Akihiko si ritrovava spesso K.O., come se la ragazza fosse capace di leggere attentamente ogni sua mossa.
E questo non poteva sopportarlo.
Era lui che aveva promesso di proteggere lei, non il contrario.
Era lui che doveva vincere quelle lotte, non il viceversa.
Ma, quando ritrovava a terra, con Mitsuru che gli lanciava un sorriso vittorioso, il ragazzo non poteva che pensare che, vista da quell'angolazione, lei fosse la ragazza più bella che avesse mai visto.
#25. Garofano bianco (ammirazione) [Capricorno]
Mitsuru provava una fortissima ammirazione nei confronti di Akihiko.
Non passava giorno, ora, minuto, in cui la ragazza non rimanesse sempre più affascinata da lui, iniziando seriamente a far dipendere le sue scelte più importanti in base alle sue opinioni.
Ma, in fondo, come si poteva non ammirarlo?
Quando lo aveva conosciuto, Akihiko non aveva niente.
Aveva perso tutto a causa di quel potere, di quella maledizione che li aveva accumunati.
Eppure, nonostante questo, era riuscito a rialzarsi e a battersi.
E, per Mitsuru, questa era la cosa che rendeva quel ragazzo colui che lei ammirava più di chiunque altro.
#26. Gelsomino giallo (eleganza) [Bilancia]
Akihiko aveva conosciuto poche persone che potessero competere con Mitsuru sul campo dell'eleganza.
Ogni volta che la ragazza si trovava nei paraggi, lui veniva attirato verso di lei, come un insetto affascinato da una fonte di luce.
Qualsiasi movimento compiesse, qualsiasi parola uscisse dalle sue labbra, qualsiasi espressione il suo volto assumesse; era così perfetta che Akihiko era arrivato a pensare che la ragazza fosse una divinità, mandata sulla terra per farlo impazzire.
Ma quello in realtà non gli importava.
Se impazzire era il prezzo per poter osservare tutta la sua eleganza da vicino, il ragazzo era pronto a pagarlo.
#27. Fiore di loto (evoluzione) [Sagittario]
Anche se a prima vista poteva non sembrare, Mitsuru sapeva che il suo rapporto con Akihiko si era evoluto.
Quella che un tempo era semplicemente una collaborazione, nata dallo spirito di sopravvivenza nei confronti di quella complicata missione che li accomunava, era adesso diventata una vera e propria amicizia.
La ragazza sapeva di poter contare su di lui per qualsiasi cosa, anche per fatti che non c'entravano nulla con il loro scopo.
Ma, nonostante quello fosse il rapporto più bello che avesse mai avuto, Mitsuru sperava che questo evolvesse ulteriormente e che, un giorno, diventasse più di una semplice amicizia.
#28. Lauro (trionfo) [Leone]
Mitsuru era abituata a vincere.
Non c'era mai stata una volta in tutta la sua vita in cui una sua battaglia fosse finita in disfatta o senza che lei ne uscisse trionfante.
Per questo, la ragazza iniziava quasi a esserne stufa.
Voleva un avversario che le tenesse testa.
Qualcuno che riuscisse a leggere ogni sua mossa e la mettesse alle strette.
Qualcuno che fosse in grado di batterla, se solo si fosse impegnato.
Per questo, quando la ragazza riuscì a sconfiggere Akihiko per la prima volta da quando lo conosceva, si sentì trionfante come non si era mai sentita prima.
#29. Ortensia (freddezza) [Vergine]
«Sei sicura della tua scelta?»
Mitsuru non si voltò neanche a osservare il ragazzo che, alle sue spalle, le aveva rivolto quella domanda.
«Sì, sono sempre sicura delle mie scelte.»
Akihiko non era convinto, per niente.
Mitsuru poteva capirlo. Non gli serviva vederlo per saperlo.
Lei lo conosceva meglio di chiunque altro.
«Questa volta non ti seguirò Mitsuru. Lo sai, vero?»
Il tono con cui aveva pronunciato quello parole era freddo, distaccato, come se lui non la riconoscesse più.
Ma, nonostante la fitta di dolore che sentiva propagarsi dal suo petto, la ragazza annuì e Akihiko uscì dalla sua stanza.

#30. Fiordaliso (felicità) [Gemelli]
La felicità era un traguardo sempre più lontano.
Nonostante avesse la consapevolezza di ciò fin dall'inizio, Mitsuru non riusciva davvero ad accettarlo.
Dopotutto, per quale motivo stavano combattendo?
Sarebbero morti comunque, sia se avessero provato a sconfiggere Nyx, sia se si fossero arresi, vivendo gli ultimi giorni di vita in tranquillità.
Ma di fronte alla proposta di Ryoji, lei non aveva vacillato.
Perché la ragazza sapeva che dimenticare avrebbe comportato anche non ricordarsi più il tempo passato con Akihiko.
E quelli Mitsuru li aveva da sempre considerati i momenti più felici che avrebbe potuto ottenere in tutta la sua vita.
#31. Lavanda (espansività e diffidenza) [Gemelli]
Akihiko non era mai stato un tipo espansivo.
Fin da piccolo, il ragazzo aveva avuto la tendenza a chiudersi in se stesso, portando così anche gli altri bambini ad allontanarsi da lui.
Ma, anche se non capiva perché nessuno accettasse il suo carattere diffidente, Akihiko aveva oramai accettato questo fatto, continuando ad andare avanti nella sua vita come se niente fosse.
Dopotutto, non aveva senso insistere su un qualcosa che gli altri non comprendevano.
Così, quando Mitsuru gli disse che a lei quel lato del suo carattere piaceva, il ragazzo si sentì accettato per la prima volta in vita sua.
#32. Tulipano giallo (amore disperato) [Pesci]
Mitsuru amava Akihiko.
Neanche lei sapeva da dove nascesse quella passione che la invadeva ogni volta che lui era nei paraggi.
L'unica cosa di cui era certa era che non poteva andare avanti a lungo.
Sapeva che era sbagliato, che avrebbe dovuto rinchiudere quel sentimento.
Ma, la sera della battaglia finale, di fronte alla possibilità di non sopravvivere, la ragazza capì che non aveva più senso trattenersi.
Per questo, appena ne ebbe l'occasione, afferrò il ragazzo per il colletto e posò le sue labbra su quelle di lui, sigillando il suo amore in quel breve, seppur disperato e inteso bacio.
 

#33. Peonia (imbarazzo/paure nascoste) [Pesci]
Mitsuru aprì silenziosamente la porta della camera da letto di Akihiko, entrando al suo interno.
In realtà, si sentiva anche un po' in imbarazzo per quello che stava per fare.
Erano anni che non faceva incubi ed era passato altrettanto tempo dall'ultima volta che si era infilata nel letto del ragazzo, cercando conforto.
La ragazza si fermò.
Forse non doveva farlo.
Sarebbe dovuta tornare in camera sua e non disturbarlo.
Ma, quando si voltò, sentì il ragazzo afferrarle il braccio e spingerla sul materasso con sé, abbracciandola proprio come faceva ogni volta che, anni prima, aveva avuto paura nel sonno.

#34. Garofano rosa (fedeltà) [Capricorno]
Se c'era qualcosa di cui Akihiko era certo, era l'enorme fedeltà che provava nei confronti di Mitsuru.
Da quando si erano incontrati per la prima volta, il ragazzo aveva sempre fatto di tutto per mostrarle quanto le fosse fedele, seguendo tutto ciò che la ragazza gli ordinava di fare.
Dopotutto, come si poteva non essere fedeli a qualcuno come lei?
Decideva sempre la cosa migliore da fare; sapeva affrontare qualsiasi situazione; era in grado di farsi valere, in qualsiasi circostanza...
...e, soprattutto, era l'unica ragazza che lui avesse mai amato.
Per questo, qualsiasi cosa fosse successa, lui l'avrebbe seguita.
Sempre.
 
#35. Rosa bianca (silenzio) [Capricorno]
«Non riesci a dormire?»
Mitsuru si voltò, incrociando lo sguardo di Akihiko.
«No,– rispose –tu?»
Il ragazzo scosse la testa, sedendosi accanto a lei, sul divano del soggiorno.
«Stai pensando a quello che succederà domani, vero?» le domandò lui, all'improvviso.
Mitsuru annuì, senza dire una parola.
Neanche lui rispose, ma, lentamente, posò una mano su quella della ragazza.
Lei posò la testa sulla sua spalla, così come faceva ogni volta che l'ansia aveva la meglio sulla sua compostezza e la sua calma.
E rimasero così, in silenzio, fino a quando entrambi non si addormentarono, tranquillizzati l'uno del respiro regolare dell'altra.
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MISSIONE M12 (Zodiaco)
NOTE IMPORTANTI: Ogni drabble è legata ad una particolare caratteristica/sarà ispirata al nome di uno dei segni dello zodiaco, così come sarà indicato nel titolo di ognuna.

FANDOM: Persona 4
PERSONAGGI/COPPIE: Kanji/Naoto
TIPOLOGIA: drabble da 100 parole



#67 (Gemelli → Anime gemelle)
Naoto non aveva mai creduto alla storia delle così dette "anime gemelle".
Fin da piccola non era riuscita a capire come potessero le persone che aveva intorno pensare che un qualcosa di così irrazionale potesse esistere a quel mondo e, francamente, trovava anche stupida l’idea di dover stare a cercarla.
Non le interessava, per niente.
Il suo unico fine era quello di portare avanti il nome degli Shirogane.
Ma, adesso, ogni volta che le dita di Kanji si intrecciavano alle sue, Naoto non poteva fare a meno di essere felice del fatto che lei la sua anima gemella l'avesse trovata.
 


#68 (Pesci → pesce fuor d’acqua)
Kanji non sapeva bene cosa volesse dire sentirsi un "pesce fuor d'acqua".
Infatti, anche se le sue relazioni sociali non erano il massimo, il ragazzo se l'era sempre cavata abbastanza facilmente nei momenti in cui si trovava in imbarazzo, facendo spesso parlare i sui pugni al suo posto.
Certo, sapeva che quello non era il modo migliore di affrontare la cosa ma non poteva farci niente.
Però, quando Naoto gli sorrise, dicendogli che le piaceva stare con lui, Kanji capì per la prima volta cosa si provasse a sentirsi come un pesce che era stato allontanato dal suo ambiente naturale.
 


#69 (Pesci → fiori di ciliegio (uno dei fiori associato a questo segno))
Kanji non aveva mai visto una fioritura di ciliegi di quella portata prima di allora.
O meglio, non aveva mai visto qualcuno così rapito dalla bellezza dei ciliegi.
Naoto teneva gli occhi rivolti verso l'alto, osservando con avidità ogni piccolo petalo che veniva mosso dal vento, mentre piccole macchie rosa si riflettevano nell'azzurro dei suoi occhi.
«È bellissimo, non è vero Kanji-kun?»
Quando lei gli pose quella domanda, il ragazzo non poté far altro che annuire, continuando a guardarla mentre lei tornava a osservare gli alberi poco lontani.
In effetti quello che aveva davanti agli occhi era uno spettacolo meraviglioso.


#70 (Pesci → intuito)
Kanji era rimasto più volte sorpreso dell'intuito di Naoto.
Non sapeva come fosse possibile, ma era come se la ragazza riuscisse sempre a capire qualsiasi cosa di tutto quello che la circondava, senza lasciarsi scappare mai neanche un minimo dettaglio.
Per questo, il ragazzo aveva sempre avuto paura di dichiararle i propri sentimenti.
Se lei riusciva a capire tutto a quel modo, doveva essere a conoscenza anche di quello, no?
Quindi il fatto che lei non ne parlasse poteva essere un rifiuto?
Ma, quando prese coraggio e vide l'espressione della ragazza, Kanji capì quanto fosse stato stupido non dichiararsi subito.
 


#71 (Vergine → pazienza)
Naoto non poteva che essere affascinata dalla pazienza che Kanji riusciva ad avere in certi casi.
Le era capitato più volte di dover chiedere aiuto al ragazzo per lavori noiosissimi e lunghi e, tutte quelle volte, lui non si era mai lamentato neanche per un secondo.
Ma, il momento in cui la sua pazienza l'aveva stupita maggiormente, era stato quando Nanako era stata rapita.
Nonostante la situazione critica, il ragazzo non aveva perso il suo autocontrollo, riuscendo così a portare avanti un lavoro difficile come quello.
E questa sua dote era una di quelle che a lei piaceva di più.
 


#72 (Toro → sensibilità)
Una delle sfaccettature del carattere di Kanji che Naoto amava di più, era l'enorme sensibilità di cui il ragazzo era dotato.
Nonostante in molti non se lo aspettassero neanche, infatti, la detective sapeva quanto Kanji potesse rivelarsi sensibile e pronto ad aiutare il prossimo.
La ragazza lo aveva colto più volte a cucire piccoli pupazzi per i bambini del suo quartiere, oppure a dare da mangiare a qualche animale selvatico, come la volpe che viveva nel tempio.
E, anche se lui era in imbarazzo quando lei tirava fuori questo argomento, Naoto non poteva che essere sempre più fiera di lui.
 


#73 (Toro → possessività)
Naoto non era mai stata una ragazza possessiva.
Fin da piccola, non aveva mai avuto atteggiamenti del genere nei confronti di nessuno, neanche con le persone a lei più care come suo nonno.
Eppure, da quando stava con Kanji, questo sentimento latente si era risvegliato.
Non lo faceva apposta, sul serio, ma ogni volta che vedeva qualcuno giragli intorno, Naoto non riusciva a trattenere minimamente la rabbia che la invadeva.
Sapeva che era sbagliato e che quello non era un atteggiamento carino.
Ma, quando Kanji le disse che lui adorava anche quel suo lato, Naoto non poté che sentirsi felice.
 


#74 (Toro → dolcezza nascosta)
Nonostante Naoto facesse di tutto per nascondere i propri lati più dolci e fragili, Kanji riusciva sempre a farglieli rivelare.
Non sapeva neanche lui come ci riuscisse, a dire la verità.
Aveva passato così tanto tempo ad osservare la detective in passato e mai l'aveva vista comportarsi in quel modo con qualcuno che non fosse lui.
Anzi, a dire la verità, lei si comportava in modo diametralmente opposto a quello.
Così, quando la ragazza gli confessò che era come se, quando si trovava insieme a lui, tutte le difese che aveva eretto, crollassero, Kanji non pote che sentirsi enormemente fortunato.
 


#75 (Ariete → coraggio e fragilità)
Naoto era una delle ragazze più coraggiose che Kanji avesse mai conosciuto.
Questa sua dote era stata mostrata a tutto il team fin dall'inizio, quando si erano tutti resi conto del fatto che la ragazza era arrivata a farsi rapire pur di capire chi fosse l'assassino e catturarlo, cosa che nessuno di loro aveva avuto il coraggio di fare.
Eppure, così come aveva scoperto durante la loro relazione, anche lei aveva paure che si vergognava a mostrare agli altri.
Ma questo per lui non era un problema.
Anzi, ogni volta che ne aveva bisogno, sarebbe corso da lei, per consolarla.
 


#76 (Pesci → paure e imbarazzo)
«Naoto? Che c'è?»
Naoto non sapeva come rispondere a quella domanda.
Non sapeva neanche lei perché avesse chiamato il ragazzo.
Erano notte fonda e lei si trovava distesa sul letto, svegliata poco prima da un incubo.
«N-niente, ho sbagliato numero, scusami.» disse, cercando di mantenere un tono normale.
Doveva chiudere quella telefonata e scusarsi col ragazzo che, molto probabilmente, aveva svegliato.
Un brivido le attraversò la schiena, quando la detective si rese conto che lui poteva essersi arrabbiato.
Doveva rimediare la situazione.
«Beh, parliamo un po', ti va?»
Ma, quando Kanji le disse quelle parole, tutte le sue paure svanirono.
 


#77 (Vergine → razionalità)
Naoto era da sempre stata una ragazza terribilmente razionale.
Tutto quello che faceva o diceva, aveva sempre una logica dietro.
Tutto era controllato nella sua vita.
Niente era stato mai lasciato al caso.
Per questo, l'arrivo di quel sentimento così irrazionale l'aveva sconvolta.
All'inizio non aveva neanche capito che cosa le stesse succedendo.
Solo quando Rise le aveva fatto notare che quel sentimento era semplicemente "amore", Naoto era andata completamente nel panico.
Lei non si sentiva pronta per una cosa del genere.
Ma, quando Kanji disse di ricambiarla, Naoto capì che, in fondo, quel sentimento non era poi così male.

#78 (Vergine → precisione)
Naoto aveva sempre pensato di essere fin troppo precisa e, proprio per questo, non si sarebbe mai immaginata di poter incontrare qualcuno che fosse più pignolo di lei.
Ma si sbagliava di grosso.
Infatti, la stanza di Kanji non era minimamente come la detective se la era aspettata.
Aveva immaginato di trovare vestiti a terra e strumenti per il cucito sparsi ovunque.
Invece tutto, dalla libreria alla scrivania era perfettamente ordinato e niente, neanche un singolo gomitolo, si trovava minimamente fuori posto.
Per questo, quando il ragazzo si "scusò per il disordine" Naoto ebbe quasi l'impulso di prenderlo a testate.
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Missione Shannen Week6
Fandom: Persona 4
Coppia: Kanji/Naoto
Parole: 100 parole l'una



#41

Naoto non ne sarebbe stata contenta.
Kanji sospirò, mentre quella verità si faceva strada nella sua mente.
Le aveva promesso che non avrebbe più fatto risse in vita sua, qualsiasi fosse stato il motivo.
Eppure adesso era lì, seduto contro il muro della scuola, con un occhio nero, un labbro spaccato e le nocche insanguinate.
Sapeva di aver sbagliato e adesso ne avrebbe subito le conseguenze.
Però, quando Naoto lo trovò, nessuna ramanzina uscì dalle labbra della ragazza.
L'unica cosa che fece fu sedersi davanti a lui e posargli il ghiaccio che aveva preso in infermeria sull'occhio, in completo silenzio.


#42
«Lasciatelo stare.»
Quando riconobbe la voce che pronunciò quelle parole, Kanji sentì il sangue gelarglisi nelle vene.
«È arrivato il tuo principe, Tatsumi?»
Uno dei cinque teppisti con cui il ragazzo stava avendo una rissa non perse tempo, commentando immediatamente il suo arrivo.
Kanji lo ignorò.
Doveva trovare un modo per portare via la detective da lì.
Lo stesso ragazzo che aveva parlato afferrò il polso di Naoto e Kanji fece uno scatto in avanti, pronto a intervenire.
Ma quando la ragazza gli tirò un pugno in pieno volto, facendogli perdere l'equilibrio, Kanji non poté che rimanere a bocca aperta.


#43

Naoto non aveva mai festeggiato il suo compleanno.
Fin da piccola aveva passato quella giornata come le altre, se non giusto per la torta che veniva servita in tavola la sera.
Dalla morte dei suoi genitori poi, anche i pochi festeggiamenti a cui era costretta a partecipare scomparvero e la ragazza smise di pensarci, lasciando che l'unica persona che le facesse gli auguri fosse suo nonno.
Ma, quando il suo telefono squillò a mezzanotte e lei vide il messaggio di auguri che Kanji le aveva mandato, Naoto non riuscì a trattenere le lacrime di felicità che uscirono dai suoi occhi.



#44

Erano anni che Kanji non prendeva la febbre a quel modo.
Non che stesse così male a dire la verità ma, quando sua madre lo aveva visto in quelle condizioni, gli aveva impedito di andare a scuola.
Annoiato, il ragazzo aveva provato a continuare a cucire qualcuno dei suoi lavori, ma la testa gli faceva così tanto male che per lui era praticamente impossibile.
Per questo, adesso era sotto le coperte, senza niente da fare.
Però, quando Naoto entrò nella sua stanza, dicendo che era venuta per tenergli compagnia, Kanji pensò che sarebbe potuto stare a letto per un'altra settimana.



#45

Se adesso si trovava all'inferno, era esattamente come Naoto se lo era immaginato.
La testa le faceva così male che era come se qualcuno gliela stesse martellando dall'interno.
«Naoto? Stai meglio?»
Una voce ovattata arrivò dal suo fianco e lei cercò di mettere a fuoco la figura che si trovava lì.
Non che ne avesse bisogno.
Sapeva benissimo chi fosse.
Tentò di parlare ma era come se avesse un groppo in gola.
«Non sforzarti, torna a dormire. Io resto qui con te.»
Quando Kanji le sussurrò quelle parole, poggiandole una mano fresca sulla testa, la ragazza chiuse nuovamente gli occhi.

 


#46

Kanji ricordava fin troppo bene il suo primo incontro con Naoto.
E come poteva dimenticarselo?
Era come se quella scena si ripetesse ogni volta che loro incrociavano i loro sguardi.
Il ragazzo non sapeva come spiegarlo, ma tutte le volte che osservava gli occhi scuri e profondi di lei, provava una fortissima sensazione al petto ed era come se qualcuno iniziasse a far martellare il suo cuore all'impazzata, senza possibilità che questo si fermasse.
E questo avveniva sempre, dal loro primo incontro.
Era come se quello fosse un promemoria: qualcosa che gli ricordasse che lui era perdutamente innamorato di lei.



#47

Se qualcuno le avesse chiesto quando fosse stata la prima volta che aveva provato qualcosa per Kanji, Naoto si sarebbe trovata in difficoltà.
Non sapeva assolutamente neanche lei quando quel sentimento era diventato parte della sua quotidianità, prendendo completamente il sopravvento su tutto il resto.
Anzi, le sembrava impossibile che ci fosse stato un "prima", un tempo in cui loro non si conoscevano e in cui lei non pensava a lui almeno il 90% del suo tempo.
Ma, dopotutto, non era importante sapere quando tutto era iniziato: l'importante per lei era continuare a stare al suo fianco, fino alla fine.



#48

«Cosa ti è venuto in mente?!»
Naoto sussultò.
«Sai benissimo che ho più resistenza di te! Perché ti sei messa nel mezzo?»
«Eri ferito, poteva essere pericoloso...» sussurrò la ragazza.
«Lo era anche per te, Naoto!»
Kanji aveva ragione, mettersi nel mezzo e prendere quell'attacco in pieno non era assolutamente stata una delle sue migliori idee.
Improvvisamente il ragazzo la tirò a sé, stringendola tra le sue braccia.
«Per favore.– la sua voce era adesso tremolante e le sue urla erano diventati quasi sussurri –N-non farlo mai più.»
Naoto annuì, portando anche lei le braccia intorno al corpo di lui.



#49

Quando Naoto aveva fatti da esca per catturare l'assassino, non avrebbe mai immaginato che Kanji avrebbe reagito in quel modo.
Nonostante fosse oramai passato tanto tempo da allora, la ragazza non avrebbe mai potuto dimenticare il modo in cui lui l'aveva sgridata per quel gesto sconsiderato, mentre l'abbracciava con forza, come se avesse paura che lei potesse scomparire.
In realtà non sapeva neanche lei perché continuava a pensarci.
L'unica cosa di cui era a conoscenza era che, nonostante lui le stesse urlando contro, aveva provato una sensazione di felicità e di affetto che poche volte aveva sentito prima di allora.



#50

«Non hai freddo?»
Naoto si voltò verso il ragazzo al suo fianco.
«No, non preoccuparti.»
Kanji le lanciò uno sguardo interdetto.
«Sta nevicando, Naoto.»
«Lo so.»
«E tu sei senza sciarpa.»
«Lo so...»
«E anche senza guanti.»
«Lo s- ehi!»
La ragazza si lasciò sfuggire un piccolo lamento di protesta quando lui le avvolse la sua calda sciarpa intorno al collo.
«Stai al caldo o ti verrà la febbre.»
Naoto avrebbe voluto ribattere ma, quando sentì il profumo del ragazzo che proveniva dalla sciarpa invaderle le narici, decise che, per una volta, poteva evitare di dire ciò che stesse pensando.
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Coppia: Kanji/Naoto
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#31

Naoto non sapeva come fosse possibile, ma, ogni volta che si trovava in un vicolo cieco, Kanji era sempre pronto ad aiutarla.
Qualsiasi cosa il ragazzo le dicesse o facesse, mentre lei annaspava per trovare la risposta ad una qualsiasi domanda, diventava la chiave di lettura di tutto il problema che lei doveva risolvere.
Era come se le loro menti fossero collegate in qualche modo.
Come se lui sapesse esattamente ciò di cui lei aveva bisogno.
E, per questo, la detective non poteva fare a meno di pensare che quel ragazzo fosse una delle persone più importanti della sua vita.



#32

Kanji aveva perso la sua felpa preferita.
Erano circa due ore che continuava a cercarla nella sua camera, cercando di capire dove poteva averla nascosta qualche giorno prima, quando aveva messo a posto il suo armadio.
Non era da nessuna parte.
L'unica spiegazione era che qualcuno gliel'avesse presa, la sera prima, quando il team si era riunito in camera sua.
Non poteva perdonare un gesto simile.
Ma, quando Naoto gli si parò davanti con la sua felpa addosso che la copriva fino alle ginocchia, scusandosi per averla presa senza permesso, Kanji decise che quel fatto non era poi così imperdonabile.



#33

«Il "-kun" è troppo formale. Perché non mi chiami per nome?»
Quando Kanji le aveva detto quelle parole, i movimenti di Naoto si erano immediatamente congelati e la ragazza aveva sentito il suo volto andare in fiamme.
Nessuno le aveva mai detto una cosa del genere fino a quel momento.
E, sicuramente, la detective non si aspettava che fosse lui a proporglielo.
Vedendo la sua reazione, Kanji tentò immediatamente di rimediare, dicendole che stava solo scherzando.
Ma, quando lei aprì timidamente le labbra e sussurrò il suo nome senza alcun onorifico, un enorme sorriso si formò sul volto del ragazzo.



#34

Naoto odiava i fulmini.
Non sapeva neanche lei perché le facessero quell'effetto, ma, anche se era a conoscenza del fatto che fosse una cosa del tutto irrazionale, la ragazza non riusciva a reprimere la paura che la invadeva.
Da quando stava con Kanji però, le cose erano cambiate.
Aveva infatti notato che il solo tocco del ragazzo aveva un enorme effetto calmante su di lei, riuscendo così a farle smettere di pensare alla sensazione di ansia che provava.
Per questo, ogni volta che c'era un temporale, Naoto non poteva desiderare altro che nascondersi tra le sue braccia e lasciarsi andare.



#35

«Non muoverti.»
La voce ferma di Naoto gli arrivò immediatamente alle orecchie quando lui aprì gli occhi.
Solo in quel momento si rese conto di essere disteso a terra, la testa poggiata sulle gambe della ragazza.
Kanji ricordò quello che era successo prima, quando le aveva fatto da scudo, proteggendola da un attacco che per lei sarebbe stato fatale.
«Non farlo mai più.» aggiunse lei prima che lui potesse dirle qualsiasi cosa.
Il ragazzo aprì la bocca ma, non appena vide che gli occhi di Naoto erano pieni di lacrime, capì che quello non era assolutamente il tempo per ribattere.
 


#36

A Kanji non piaceva molto l'idea di spiare Chie e Yukiko mentre queste si facevano il bagno nelle terme.
Non riusciva davvero a capire cosa Yosuke e Teddie ci trovassero in quel gesto così irrispettoso verso le loro amiche.
Lui pensava che quella fosse una delle cose più meschine che si potesse fare.
Era un qualcosa a cui mai avrebbe aderito, nonostante le loro continue insistenze.
Ma, quando Kanji sentì la voce di Naoto venire dall'altra parte della porta e capì che anche lei doveva essere con le sue senpai, pensò che forse non sarebbe successo niente per un'innocente occhiata.



#37

Naoto odiava le gonne.
Non capiva come tutte le sue conoscenti potessero portare quelle vere e proprie trappole mortali senza alcun tipo di problemi.
Per questo, in quel momento, stava odiando profondamente Rise che l'aveva costretta a indossarne una per il suo primo appuntamento con Kanji, senza lasciarle alcuna scelta.
E ora lei era lì, con quella gonna fin troppo corta per i suoi gusti, a sperare con tutta se stessa che niente andasse a rotoli a causa del suo abbigliamento.
Ma, quando vide l'espressione del ragazzo, Naoto pensò che forse la sua amica non aveva avuto un'idea così sbagliata.



#38

«Non andare.»
Naoto non riusciva neanche a credere di aver pronunciato quelle parole.
Senza che lei se ne rendesse conto, il suo corpo si era mosso da solo e la sua mano aveva afferrato la giacca di Kanji, prima che lui potesse alzarsi da quella panchina su cui erano seduti oramai da un po'.
Il ragazzo non rispose.
Ovviamente anche lui non si aspettava quel gesto.
Anzi, l'avrebbe presa per pazza.
Dopotutto, per quale motivo avrebbero dovuto stare ancora lì, a sedere l'uno accanto all'altra, senza dirsi niente?
Ma, con sua grande sorpresa, Kanji si sedette nuovamente al suo fianco.



#39

Kanji aveva da sempre odiato andare a scuola.
Anche se tentava di seguire in classe, la sua concentrazione veniva meno e spesso si ritrovava quindi a osservare il vuoto, senza niente da fare.
Ma non solo i suoi voti non erano certo dei migliori, la scuola non andava bene neanche sul piano sociale visto che Kanji non era realmente apprezzato da nessuno dei suoi compagni.
Insomma, era solo una gigantesca perdita di tempo.
Ma, da quando Naoto si era seduta nel posto accanto al suo, il ragazzo iniziò a pensare che, dopotutto, andare a scuola non fosse poi così male.



#40

Naoto non sapeva davvero come aveva fatto a sopravvivere fino a quel momento, prima di baciare Kanji.
La ragazza non sapeva perché ma, da quando le loro labbra si erano unite per la prima volta, quel gesto era diventato una vera e propria droga.
Ogni volta che lo vedeva piegarsi in avanti per raggiungere il suo volto, Naoto provava una fortissima sensazione di felicità invaderla e sentiva il cuore batterle all'impazzata.
Per questo, nonostante gli altri membri del team avessero fatto notare che loro si baciavano fin troppo spesso, la detective sapeva che per lei non sarebbe stato mai abbastanza.
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Missione Shannen Week6
Fandom: Persona 4
Coppia: Kanji/Naoto
Parole: 100 parole l'una


 

#61

«Dovreste uscire insieme, voi due.»
Quando Rise aveva pronunciato quelle parole, Kanji si era immobilizzato completamente, il panino che stava per addentare che era rimasto fermo a pochi millimetri dalle sue labbra.
Dopo aver lanciato un occhiata veloce a Naoto e aver notato che anche lei aveva avuto una reazione simile alla sua, il ragazzo si voltò verso la sua amica.
Doveva assolutamente inventarsi qualcosa.
Non voleva che la detective si sentisse in dovere di rifiutarlo e non voleva che questo accadesse di fronte alla idol.
Ma quando aprì la bocca per ribattere, Naoto parlò, bloccandolo nuovamente.
«Mi piacerebbe molto.»



#62

I regali non erano il suo forte.
Kanji era consapevole di ciò visto che, ogni volta che ne faceva uno, riceveva solo frasi di cortesia, senza una vera dimostrazione d'apprezzamento.
Fino a quel momento ciò non lo aveva disturbato, ma, adesso che stava con Naoto, quella era come diventata una questione di Stato.
Non voleva che i suoi regali non le piacessero.
Voleva darle tutto ciò che lei desiderava.
Ma, quando lei gli disse che stare con lui era già un regalo stupendo, Kanji decise che avrebbe passato le notti in bianco pur di farle i regali migliori del mondo.



#63
 

Naoto non aveva mai provato ad apparire carina fino ad allora, anzi, aveva passato la sua vita a nascondere qualsiasi accenno della sua femminilità dagli sguardi altrui.
Da quando stava con Kanji, però, non poteva far altro che guardare le altre studentesse, osservando come loro si agghindassero per far colpo sui ragazzi.
Aveva iniziato a pensare che, forse, i suoi vestiti mascolini non erano adatti ad una relazione, così come non lo erano i suoi modi.
Aveva iniziato a temere di dover cambiare.
Ma, quando Kanji le disse che lei era bellissima in qualsiasi caso, Naoto si sentì terribilmente felice.



#64

 
«Io e Kanji stiamo insieme.»
Naoto aveva preso la decisione di dirlo agli altri e, visto che Kanji non si era dichiarato contrario a ciò, adesso che si trovavano tutti insieme sul tetto per la pausa pranzo la detective aveva parlato.
Certo non si aspettava che le cose andassero così.
«E allora?» domandò Yu.
«Non era carino tenervelo nascosto.»
«Ah, era un segreto?»
Quando quelle parole ruppero il silenzio che si era creato, Naoto si risedette al suo posto, ricominciando a mangiare e ignorando le risate dei suoi compagni per il modo in cui le sue guance erano diventate rosse.



#65

 
Kanji non dormiva mai col telefono acceso.
Riceveva troppo spesso telefonate indesiderate la mattina presto o, peggio, SMS pubblicitari che arrivavano a orari improponibili e che finivano per svegliarlo ogni volta.
Ma da quando stava con Naoto, il ragazzo aveva perso quell'abitudine.
La detective, infatti, era solita mandare messaggi agli orari più assurdi, anche nel pieno della notte.
Così, anche se veniva svegliato da messaggi di gestori che offrivano servizi a lui sconosciuti, Kanji non poteva fare a meno di sorridere ogni volta che vedeva che a scrivergli anche solo un SMS per augurargli la buona notte era stata lei.

#66

 
«Cosa stai facendo?»
Quando Naoto gli pose quella domanda, le guance di Kanji si colorarono ancora più di rosso.
«B-beh, pensavo che non ti piacesse che qualcuno ti vedesse senza maglia.– rispose il ragazzo, continuando a tenere gli occhi chiusi –Tranquilla, posso curarti anche così.»
La ragazza era stata colpita da una Shadow, e qualcuno doveva pur occuparsi della ferita che aveva sul suo fianco.
Kanji la sentì accarezzargli la guancia.
«Tu sei l'unico da cui mi farei vedere così, Kanji.» gli sussurrò e, quando il ragazzo aprì gli occhi, vide che le sue labbra erano piegate in un sorriso.
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Coppia: Kanji/Naoto
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#51

Kanji non aveva mai capito il senso di San Valentino.
Da come ne parlavano gli altri ragazzi, l'unica utilità di quella festa era quella di fare stupide competizioni per vedere chi avesse ricevuto più regali.
In più, lui era estremamente convinto che non ci fosse bisogno di una festa per dimostrare il proprio amore nei confronti di qualcuno.
Se solo Naoto lo avesse ricambiato, infatti, lui l'avrebbe riempita di regali ogni giorno e non solo per la "festa degli innamorati".
Ma, quando la detective gli tese quella scatola di cioccolatini, Kanji ritirò tutto ciò che aveva pensato fino ad allora.



#52

Naoto non aveva mai cucinato dei biscotti prima di allora.
A dire la verità, non aveva mai sentito il bisogno di mettersi un grembiule e di cucinare qualcosa per qualcuno, fino a quando, pochi giorni prima, Kanji non le aveva detto che gli sarebbe piaciuto mangiare qualcosa di preparato da lei.
Per questo ora era lì, cercando di non sbagliare alcun passaggio di quella ricetta.
E, anche se oramai era arrivata al suo terzo fallimento da quando aveva iniziato, Naoto non aveva alcuna intenzione di arrendersi: il sorriso che Kanji le avrebbe riservato era il miglior incentivo che potesse avere.



#53

«Naoto, torna a dormire, hai la febbre alta.»
«Sto bene Kanji.– rispose lei, sfogliando il fascicolo –Devo lavorare.»
Kanji non rispose e, per quanto sperasse che la lasciasse lavorare in pace, la ragazza sapeva che quello non sarebbe successo.
«Torna a dormire.»
Prima che potesse rispondere, Naoto si ritrovò sollevata dalla propria sedia e portata al letto.
Lasciò andare un lamento di protesta, mentre Kanji la copriva nuovamente con le coperte.
Ma, quando lui le disse che sarebbe stato lì con lei fino a quando non sarebbe guarita, la ragazza decise che, per una volta, poteva lasciarsi viziare un po'.



#54

Kanji non era mai stato bravo a comunicare i propri sentimenti.
Fin da piccolo aveva avuto problemi a mostrare agli altri cosa provasse, lasciando che fossero soprattutto i suoi pugni a parlare.
Da quando aveva iniziato la sua relazione con Naoto, però, questo problema si era accentuato: Kanji era andato più volte nel panico, non capendo come mostrarle tutto l'amore che provava per lei.
Ma, quando Naoto gli disse che lei capiva perfettamente quello che lui provava nei suoi confronti senza che il ragazzo facesse niente di diverso dal solito, Kanji si sentì compreso per la prima volta nella vita.



#55

"Tu pensi troppo."
Naoto non poteva far altro che rimuginare su quelle parole che Rise le aveva detto prima, quando la detective le aveva esposto i suoi problemi nel mostrare i propri sentimenti a Kanji.
E, anche se odiava ammetterlo, la idol aveva pienamente ragione.
La ragazza non ricordava un singolo momento in cui non si fosse messa a ragionare su tutte le possibilità di quello che poteva succedere, ogni singola volta che cercava di prendere una decisione su come agire.
Per questo, non appena Kanji la salutò quella mattina, Naoto decise di seguire il suo istinto e lo baciò.



#56

Naoto odiava quando la pioggia la prendeva alla sprovvista.
Nascosta sotto il piccolo riparo che c'era alla fermata dell'autobus, la detective non poteva far altro che osservare la pioggia che cadeva con forza di fronte a lei, mentre con un fazzoletto cercava di asciugarsi i capelli bagnati.
Una folata di vento le accarezzò la pelle, facendola rabbrividire.
Perfetto, avrebbe sicuramente preso un raffreddore se fosse rimasta lì.
Ma, quando Kanji arrivò, coprendola immediatamente con il suo giubbotto per non farle prendere freddo e portandola a casa con lui per farla riscaldare, Naoto pensò che quell'opzione non fosse poi così male.



#57

Erano giorni che Kanji si preparava per quell'appuntamento e, più tempo passava, più l'ansia si faceva strada dentro di lui.
Non era assolutamente pronto a quello che sarebbe potuto succedere, qualsiasi cosa questo fosse.
A dire la verità, fino a pochi giorni prima, pensava che non avesse mai avuto neanche la possibilità di portare Naoto fuori a cena.
Gliel'aveva proposto quasi per scherzo, senza dare peso alla cosa.
Ma lei aveva accettato.
E ora lui non sapeva davvero come comportarsi.
Però, quando notò che lei si era messa una gonna per quella serata, Kanji non poté che sentirsi terribilmente felice.



#58

 
Naoto non era mai stata così impaziente di tornare a casa dopo la risoluzione di un caso.
In passato, ogni volta che ne concludeva uno, sentiva sempre una sensazione di malinconia che prendeva forma dentro di lei, come per ricordarle che adesso sarebbe nuovamente tornata a stare sola, aspettando una nuova telefonata.
Ma adesso le cose erano cambiate.
Ora la detective non riusciva a non controllare l'ora ogni dieci secondi.
Poi, quando finalmente il treno si fermò, la detective scese immediatamente da esso e si buttò tra le braccia di Kanji che, da qualche ora, la stava aspettando al binario.
 



#59

 
Naoto aveva sempre odiato il suo lato infantile.
Ogni volta che quello tendeva a uscire all'esterno e a mostrarsi al mondo, lei lo nascondeva con più forza, relegandolo in un piccolo angolino della sua mente.
Per questo, anche se si era trovata in situazioni molto ingiuste o che avevano ferito i suoi sentimenti, la detective aveva sempre trattenuto le lacrime che, spesso, minacciavano di uscire dai suoi occhi.
Ma, quando Kanji la trovò singhiozzante in un angolino del bagno, Naoto gli fu terribilmente grata quando l'unica cosa che il ragazzo fece fu abbracciarla e sussurrarle all'orecchio che tutto andava bene.



#60

 
Kanji non era mai andato al mare in inverno.
Non capiva neanche perché Naoto avesse insistito tanto per prendere la bicicletta ed arrivare fino alla spiaggia di Shichiri Beach, nonostante il vento gelido che soffiava in quel momento.
Non era neanche un luogo poi così romantico a dire la verità.
Cosa poteva trovarci di così bello in quel posto? Era solo una spiaggia minuscola, che si trovava proprio a ridosso della strada.
Ma, quando la detective gli spiegò che era voluta arrivare fino a lì per poter stare finalmente un po' da soli, lontano dagli altri, Kanji cambiò immediatamente idea.
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#25

Kanji non aveva mai creduto nel destino.
Ogni volta che leggeva o ascoltava quelle storie smielate in cui si parlava di come due persone fossero legate tra di loro dal fato il ragazzo aveva sempre voglia di alzare gli occhi al cielo.
Eppure, da quando aveva incontrato Naoto, la sua percezione era cambiata.
Sapeva che era stupido crederci sul serio, soprattutto perché lui era convinto che quella fosse tutta una menzogna.
Ma ogni volta che vedeva il suo sorriso, non poteva che desiderare che, se questo fantomatico "filo rosso" fosse realmente esistito, l'altro capo del suo fosse legato a lei.



#26

Anche se molti potevano pensarlo, il silenzio che riempiva le loro conversazioni non era minimamente dello stesso tipo che si poteva definire "imbarazzato".
Se c'era una cosa che Naoto aveva imparato nel suo rapporto con Kanji era che niente di quello che non veniva detto era realmente perso.
Loro erano semplicemente fatti così.
Bastava uno sguardo, un tocco, un singolo sorriso per capire cosa l'altro desiderasse.
Per questo, la detective adorava quei momenti che loro due passavano insieme, seduti uno accanto all'altra, a scambiarsi messaggi che erano solo loro e che il resto del mondo non avrebbe mai potuto capire.



#27

Kanji non sapeva neanche come era finito in quella situazione.
Seduto su una delle tante sedie della sua classe, il ragazzo non poteva far altro che osservare Naoto che, a pochi centimetri dal suo volto, lo stava truccando in viso per prepararlo a vincere il concorso di bellezza a cui le ragazze del team li avevano iscritti.
Ma, se prima quello non era una cosa che lo tormentasse così tanto, adesso che aveva la detective a quella vicinanza Kanji stava davvero rischiando di andare nel pallone.
«Kanji-kun? Perché mi guardi così?»
«Perché sei bellissima.» sussurrò lui, senza neanche rendersene conto.



#28

Naoto non sapeva perché, ma, ogni volta che vedeva Rise attaccarsi a Kanji, provava una spiacevole sensazione di gelosia che mai aveva sentito prima.
Aveva anche pensato di avere qualche problema, visto che alla fine niente di quello che la idol faceva dimostrava che provasse qualcosa per il ragazzo.
Anzi, Rise si stava solo comportando da amica, così come faceva con tutti, lei compresa.
Eppure, tutte le volte che vedeva la idol toccarlo minimamente, camminare al suo fianco o scambiarsi bigliettini con lui, Naoto non poteva fare a meno di provare un fortissimo istinto omicida farsi strada dentro di lei.



#29

«Balliamo?»
Non sapeva neanche lei perché gli aveva fatto quella domanda.
Ma quando lo aveva visto che lui gli stava lanciando quelle occhiate da un angolo della stanza, le sue gambe si erano mosse da sole e si erano dirette verso di lui.
«C-Cosa?»
«Sì, lo stanno facendo tutti.– cercò di giustificarsi Naoto, indicando gli altri ragazzi che seguivano la musica del locale –E pensavo che ti andasse.»
Solo in quel momento, la ragazza pensò che forse aveva frainteso lo sguardo che lui le aveva rivolto.
Ma, quando oramai stava per andarsene, dopo essersi scusata, Kanji accettò il suo invito.



#30

Kanji non pensava potessero esistere film così noiosi fino a quel momento.
Erano oramai quasi due ore che si trovava in quel cinema, a cercare di capire la logica di un'opera di cui già il titolo lo aveva messo in difficoltà.
Non sapeva neanche perché avesse accettato di vedere una roba del genere.
C'erano solo chiacchiere.
Nessun combattimento, nessuna scena di azione.
Solo congetture su chi potesse essere l'assassino.
Ma, ogni volta che si voltava verso la ragazza al suo fianco e notava come i suoi occhi si illuminavano mentre guardava lo schermo, Kanji pensava che ne valesse la pena.

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