Do I really want it?
Feb. 7th, 2020 06:28 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Questa storia partecipa al COW-T10 indetto da LDF
Missione: M2 (Pioggia - Neve - Oscurità)
Fandom: Persona 4
Personaggi/Pairing: Naoto Shirogane, Kanji Tatsumi
Parole: 550
"Se desideri qualcosa per tre volte, allora la vuoi davvero."
Questo era ciò che suo nonno le aveva detto più volte in passato ed era il metro di giudizio con cui Naoto aveva da sempre deciso se qualcosa meritava davvero la sua attenzione.
Voleva comprare un libro? Visitare un luogo particolare? Fare un'esperienza nuova? Qualsiasi cosa le venisse in mente, ecco che, se la desiderava per ben tre volte, faceva di tutto per ottenerla.
«Naoto, tutto ok? Sei ferita?»
Ma, adesso che l'oggetto del suo desiderio non era più un "qualcosa" ma un "qualcuno", la detective non sapeva davvero come comportarsi, se non facendo mente locale su quante volte aveva provato quella sconosciuta sensazione.
La prima volta che quello era successo, Naoto non aveva considerato quel sentimento come un vero e proprio desiderio. Quell'evento era accaduto durante la gita in montagna che, pochi mesi prima, l'intero Investigation Team aveva organizzato.
Kanji si era offerto di aiutarla a imparare a sciare e lei aveva accettato più che volentieri, soprattutto considerando che, altrimenti, sarebbe dovuta restare a sedere da qualche parte, senza niente da fare se non osservare il paesaggio innevato.
Ed era stato proprio quando lui aveva portato le sue forti braccia intorno alla sua vita per sorreggerla che i loro sguardi si erano incrociati e un singolo pensiero si era insinuato nella testa della ragazza, stordendola:
La neve, riflessa nel grigio dei suoi occhi, era dieci volte più bella.
La seconda volta che quello strano sentimento si era fatto strada dentro di lei, Naoto aveva iniziato ad avere i primi dubbi.
«Non hai l'ombrello, Naoto?»
La detective si trovava proprio all'uscita della scuola e osservava la pioggia che, con forza, si frantumava sul terreno, quando Kanji era comparso dietro di lei e le aveva fatto quella domanda.
A dire la verità, lei aveva un ombrello.
Era solo un caso se si era messa lì fuori, a prendere un po' d'aria.
E quella era la risposta che aveva pensato di dargli...
«Se non lo hai posso riaccompagnarti a casa.»
Ma, quando il ragazzo le aveva detto in quel modo, Naoto aveva accettato il suo invito prima ancora che il suo cervello potesse connettersi del tutto.
La terza volta, il momento in cui quel sentimento era davvero esploso, era stato solo pochissimi istanti prima.
Naoto e il resto del gruppo si trovavano immersi nell'oscurità di Magatsu Inaba, quando una Shadow molto più forte di loro li aveva colti di sorpresa, attaccandoli nel buio più totale.
Prima ancora che la detective potesse iniziare a correre, Kanji aveva cinto con le sue braccia la sua esile vita e l'aveva sollevata da terra, scappando.
Ed era a quel punto che era successo.
Il fortissimo desiderio aveva preso il pieno sopravvento sulla sua mente, causando un vero e proprio blackout nel suo cervello.
E per questo adesso si trovava lì, a sedere a terra, a contare le volte in cui si era sentita in quel modo.
«Naoto? Perché non rispondi?»
Naoto alzò lo sguardo, puntandolo sugli occhi di Kanji che, brillando nell'oscurità, la scrutavano con preoccupazione.
Senza dire una parola, la detective si alzò.
«Nao–»
E, prima che Kanji potesse chiederle nuovamente cosa non andava, tirò il ragazzo a sé, unendo le loro labbra in quel bacio che aveva ormai desiderato il numero giusto di volte.